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Giovedì 20 Novembre 2025 19:11

Al San Filippo Neri primo impianto in Italia di orecchio bionico ibrido con memoria interna

È stato eseguito nella sala operatoria di otorinolaringoiatria dell’Ospedale San Filippo Neri ASL Roma1, diretta...

#sanità e salute
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È stato eseguito nella sala operatoria di otorinolaringoiatria dell’Ospedale San Filippo Neri ASL Roma1, diretta dal Dr. Paolo Ruscito, un intervento di impianto cocleare di ultima generazione, di tipo elettroacustico e dotato di memoria interna, il primo in Italia con entrambe queste caratteristiche.

L’intervento è stato effettuato con successo dai dottori Italo Cantore, Francesca Cianfrone e Francesco Tauro, l’anestesista Federica D’Angelo, l’infermiera strumentista Paola Alò, l’audiometrista Francesca Di Carmine.

Il dispositivo consente di recuperare efficacemente l’udito in pazienti con sordità grave bilaterale caratterizzata da perdita completa della capacità di sentire i suoni a frequenza acuta e discreta preservazione di quella per i suoni a frequenza grave, condizione che comporta risultati insufficienti con protesi acustiche tradizionali. La stimolazione combinata, elettrica diretta sulle fibre del nervo acustico ed acustica per la quota residua di udito del paziente, consente di ottenere risultati migliori rispetto all’impianto cocleare tradizionale nell’ambito della comprensione di parole e frasi, oltre che riconoscimento di tipologie di voci, in presenza di rumore ambientale di disturbo.  Inoltre, la presenza di memoria interna nella componente impiantata chirurgicamente consente al paziente la preservazione dei programmi di stimolazione personali, necessari per il funzionamento dell’impianto, anche in caso di avaria del processore esterno, il quale in questo tipo di impianto è dotato di dimensioni minori rispetto a tutti gli altri impianti disponibili.

Il direttore generale Giuseppe Quintavalle dopo aver ringraziato l’équipe ha commentato “Questo intervento conferma ancora una volta la propensione della ASL Roma 1 ad investire sulle tecnologie  e metodiche otochirurgiche più recenti, che vengono messe a disposizione dei pazienti con problemi audiologici trattati chirurgicamente o in attesa di trattamento, – anche residenti in altre regioni –  grazie anche a continui aggiornamenti professionali del personale sanitario coinvolto, oltre che a preziose collaborazioni scientifiche nazionali ed internazionali”.

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