Venerdì 21 Novembre 2025 05:11
I disabili e le loro associazioni continuano a non interessare all’amm.ne capitolina
Cronaca dell'imbarazzante incontro, “Roma accessibile – Tavolo Accessibilità” organizzato nell'ambito dell'iniziativa “MobilitiAmo Roma”. Se il presidente Zannola fa sul serio dovrebbe riorganizzarlo su altre basi.
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Lo scorso lunedì 17 novembre ho partecipato, in rappresentanza dell’associazione TuTraP-APS (Tutela Utenti Trasporto Pubblico), ad uno degli incontri preparatori per l’evento “MobilitiAmo Roma” previsto per il 1 dicembre p.v.
L’incontro, dal titolo “Roma accessibile – Tavolo Accessibilità”, era previsto dalle 17:30 alle 19:00 presso la sede del Dipartimento Mobilità ed avrebbe dovuto essere presieduto dal presidente della III Commissione Capitolina Permanente Mobilità, Giovanni Zannola.
Arrivato per tempo vengo accolto all’ingresso da un’assistente che verifica il mio nominativo tra gli invitati e prende i miei contatti.
Entro nella sala riunioni, dove ci sono già alcune persone sedute, e rimango in attesa che inizi l’incontro. Aspettiamo fino a circa le 17:56, senza che nessuno si premuri di dire nulla, visto che l’inizio avrebbe dovuto essere per le 17:30, quando un’assistente del presidente Zannolla avverte che quest’ultimo non avrebbe presenziato, per impegni in Assemblea Capitolina, e che si poteva cominciare con gli interventi. In sala eravamo una quindicina circa di persone e il mio tentativo di chiedere che qualcuno illustrasse scopo ed obiettivi dell’incontro cade inizialmente nel vuoto.
Prende la parola il rappresentante di un’associazione di disabili visivi e comincia a snocciolare una serie di problemi da loro riscontrati quotidianamente. Al termine dell’intervento l’assistente del presidente prova a rispondere alla mia richiesta precedente dicendo che l’intenzione dell’incontro è di raccogliere suggerimenti e proposte da poi presentare nell’ambito dell’evento “MobilitiAmo Roma”. Chiedo quindi se ci fosse un qualche tipo di proposta da parte dell’amministrazione per provare ad affrontare i problemi in maniera strutturata e diversa, stante l’attuale totale assenza di considerazione da parte dell’amministrazione capitolina per le esigenze di mobilità delle persone disabili, e mi viene risposto che no, che l’aspettativa era solo di ricevere suggerimenti e proposte da parte degli intervenuti.
A seguire parla un rappresentante dell’Associazione Luca Coscioni, il quale segnala che sarebbe già apprezzabile se nei diversi contenziosi giudiziari che l’associazione ha nei confronti dell’amministrazione capitolina, quest’ultima la smettesse di affermare che in caso di barriere architettoniche al disabile è suggerito/richiesto di cambiare percorso!?!
La stessa persona sottolinea che continua a mancare la necessaria attenzione da parte dell’amministrazione alle esigenze della disabilità e porta ad esempio la recente realizzazione di piazza Pia dove si sono create nuove barriere architettoniche.
Un altro rappresentante dell’Associazione Coscioni segnala che Roma Capitale non ha ancor aadottato il Piano di Eliminazione delle Barriere Archietettoniche (
PEBA
).Intervenuto di nuovo, ho chiesto ai presenti se ritenevano utile l’individuazione di un disability manager per Roma, figura già presente nella passata consiliatura (seppur con risultati a dir poco deludenti) e c’è stato un consenso generalizzato; una delle presenti ha però fatto presente che in realtà una sorta di delegato per la disabilità dovrebbe esserci a Roma, tale Silvestrini. E da una veloce ricerca in internet viene fuori un
post del 2022
dove viene annunciata la nomina di Andrea Silvestrini, segretario del PSI di Roma, come componente del Gabinetto del Sindaco di Roma nei settori politiche sociali e disabilità. Nella sorpresa della gran parte dei presenti, quasi nessuno sapeva dell’esistenza di questa figura e chi scrive si è anche chiesto se questo Silvestrini fosse stato invitato all’incontro, sempre ammesso che il presidente Zannola fosse a conoscenza della sua esistenza.
La riunione è quindi proseguita con una conversazione informale su diversi argomenti (tra cui anche una richiesta specifica avanzata dal rappresentante di una cooperativa taxi riguardo le modalità di richiedere corse per utenti disabili) e intorno alle 19:10 chi scrive ha lasciato l’incontro (il termine era previsto alle 19).
Volendo dare un giudizio su questo incontro, esso non può che essere estremamente critico. Non che la riunione sia stata del tutto inutile: le assistenti del presidente Zannola avranno preso qualche appunto da utilizzare nell’evento finale di “MobilitiAmo Roma” (peraltro tutte cose facilmente rilevabili semplicemente girando per la città) ed è emersa l’esistenza di una figura nell’ambito del Gabinetto del Sindaco incaricata di “assicurare il necessario supporto nell’attività di indirizzo e controllo politico in materia di politiche sociali e disabilità” (figura che provvederemo quanto prima a sollecitare).
Rimane però il fatto che l’incontro sia stato organizzato e condotto in maniera assolutamente non professionale né costruttiva, la qual cosa segnala anche una scarsa considerazione per il tempo che i cittadini spendono per occuparsi di questioni civiche.
Ma è soprattutto l’assenza dell’organizzatore della riunione ad aver fornito l’ennesima conferma del totale disinteresse da parte dell’amministrazione Gualtieri per i diritti e le esigenze delle persone disabili. Se infatti il presidente Zannola considerava irrinunciabile prendere parte alla seduta dell’Assemblea Capitolina dedicata alla giornata da sindaco di Carlo Verdone, meglio avrebbe fatto a rimandare l’incontro. La sua decisione di privilegiare un evento sì istituzionale ma tutto sommato mondano, è l’ennesima dimostrazione di quanto poco siano considerati i cittadini, in questo casi rappresentanti di associazioni di disabili.
Chi scrive tende a pensare che questa sia stata una leggerezza da parte del presidente Zannola, che egli abbia inavvertitamente “pestato una cacca”, come si suol dire.
Se così fosse, il consiglio è di riorganizzare l’incontro, assicurando la propria presenza e presentandosi con qualche proposta su cui impostare una discussione che non sia l’ennesimo sfogatoio, ma provi ad essere l’inizio di un percorso che dia almeno una speranza che le cose possano cambiare veramente a Roma.
Perché la situazione della mobilità per le persone disabili a Roma è semplicemente disastrosa, dall’impossibilità a muoversi sui marciapiedi all’usufruire del TPL senza rischiare continuamente di venir sequestrati, e quindi c’è bisogno di un impegno serio, concreto e di lungo respiro per poter sperare di invertire la rotta e cominciare a riconoscere a tutti il diritto a muoversi liberamente ed in sicurezza.
E la chiacchierata informale organizzata lo scorso lunedì dal presidente Zannola non può essere considerata neanche un primo passo nell’impegnativo percorso prefigurato, sempre che lo si voglia intraprendere.
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