Venerdì 21 Novembre 2025 11:11
Terragni: «La fragilità delle famiglie alla radice dei problemi dei minori»


In occasione della Giornata mondiale dell'infanzia, il punto in un convegno a Palazzo Chigi. In continuità con i temi, la Garante dell'infanzia annuncia le iniziative in programma per il 2026
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«Alla fragilità dei nuclei familiari è legata la maggior parte dei problemi che affliggono di questi tempi bambini e ragazzi». L’analisi è dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Marina Terragni, che nella Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza ieri, 20 novembre, ha aperto il convegno “Essere figli di famiglie fragili”, nella Sala polifunzionale della presidenza del Consiglio dei ministri. «Non ci siamo resi conto di cosa significava l’incredibile rivoluzione che è stata il web nella vita di bambini e ragazzi – ha evidenziato -. Rispetto all’impatto prodotto dal digitale i divieti vanno bene purché ci sia consapevolezza che si tratta di “toppe” e si riconosca che ci troviamo di fronte a un’abdicazione alla responsabilità educativa. I nuclei familiari – ha aggiunto – sono infragiliti oggi dall’isolamento, dalla perdita della rete familiare più ampia, dallo sfaldarsi della comunità: non ce la fanno più». Ancora, «un altro fenomeno al quale stiamo assistendo è quello della “non maternità di massa”: non fare figli sta diventando una scelta che si avvicina a essere una scelta di massa tra le giovani generazioni».
Il ministro Eugenia Roccella (Famiglia, natalità e pari opportunità) ha messo l’accento sulla centralità della famiglia, da cui passa la «nuova visione che orienta le politiche del governo». È necessario allora «sostenere le famiglie nel compito educativo, per ricreare attorno a esse una comunità educante e fornire strumenti e occasioni per recuperare la capacità educativa». A tracciare il quadro generale, la statistica Monica Pratesi, che ha proposto un’analisi sociodemografica della vulnerabilità familiare in Italia. Tre, in particolare, le “nuove” vulnerabilità che riguardano i minorenni: istruzione, ambito digitale e isolamento. Dopo di lei, il pedagogista Daniele Novara è intervenuto sul tema dell’eccesso di neuro diagnosi su bambini e adolescenti e sull’opportunità di praticare un check educativo sulle famiglie. Anche la presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza Michela Vittoria Brambilla ha evidenziato la necessità di dare a scuole a famiglie gli strumenti per riconoscere precocemente i segnali di disagio dei ragazzi e per intervenire.
Di accesso precoce al digitale e aiuto alle famiglie nelle sfide educativa ha parlato il sociologo Marco Gui, tra gli ideatori del progetto “Patti digitali”, che ha prospettato l’opportunità di mettere le famiglie in rete su questo fronte, mentre Monica Velletti, magistrato della famiglia, ha auspicato una legge sulla maggiore età per l’accesso al digitale, evidenziando come una volta le fragilità riguardassero i figli, mentre oggi colpiscono soprattutto i genitori. Velletti ha sollecitato l’individuazione di risposte che possono essere quella di un approccio severo insieme a risorse quali la mediazione familiare, i gruppi di parola e altri strumenti sociali.
Assicurando un’attenzione continuativa alle tematiche affrontate nel corso del convegno, Terragni ha garantito una collaborazione attiva con il ministero della Famiglia per la valorizzazione delle azioni sui primi Mille giorni a sostegno dei nuclei fragili e per l’attivazione della rete dei Centri famiglia distribuiti sul territorio. Sempre in collaborazione con il ministero della Famiglia, l’Autorità garante si impegnerà nella promozione dell’educazione all’uso delle tecnologie digitali, dedicando attenzione e sostegno al progetto “Patti digitali”.
Sostenere e pubblicizzare lo strumento della mediazione familiare nei casi di separazione; attivare i Gruppi di parola per accompagnare bambini e famiglie nella riorganizzazione della vita quotidiana a seguito della separazione o del divorzio; mantenere attiva l’attenzione sul tema degli allontanamenti dei minori con collocamento in case-famiglia, che «deve tornare a essere del tutto residuale ed eccezionale, privilegiando il sostegno al nucleo in difficoltà». Queste alcune delle linee di indirizzo messe a fuoco dalla Garante, che ha messo l’accento anche sul tema degli abusi in famiglia, con particolare riguardo al tema della violenza assistita, già affrontato con la III Indagine nazionale sul maltrattamento di bambini e adolescenti in Italia in collaborazione con Terre des Hommes e Cismai, che a breve sarà presentata in Europa e sul quale Agia continuerà a lavorare con rilevazioni periodiche e proposte in contrasto.
«Infine, stiamo elaborando un progetto sul tema della cura (CaRevolution), valore fondativo delle comunità umane, promuovendo tra bambini e ragazzi un modello sociale che riconosca l’interdipendenza tra gli esseri umani e la fondamentale natura relazionale dell’umanità e superando la concezione di individuo isolato, del tutto autonomo e indipendente», ha concluso Terragni, dando notizia di ulteriori progetti su altri fronti, a tutela di bambini e ragazzi. Al centro, il tema dell’ascolto delle persone minorenni – anche attraverso la Consulta delle ragazze e dei ragazzi – e la consapevolezza in ambito digitale, con la promozione della lettura sin da piccoli e degli spazi per il gioco e l’incontro.
21 novembre 2025
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