Venerdì 21 Novembre 2025 13:11
Confcooperative Roma: salgono fatturato e investimenti


Settore in salute con un impegno di prossimità: 78mila occupati, per un valore di oltre 1,8 miliardi di euro. L’assemblea con il sindaco Gualtieri, Tagliavanti e le forze politiche locali
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Il mondo della cooperazione vale oltre 1,8 miliardi di euro occupando circa 78mila persone. Un settore in salute ma allo stesso tempo dagli ampi margini di miglioramento e proiettato verso una visione sociale, di prossimità, per lavoratori e cittadini. È la fotografia che arriva dall’assemblea di Confcooperative Roma, dal titolo “Dialoghi fertili per una città più prossima”, che si è tenuta nella mattina di oggi, 21 novembre, al Palazzo della Cooperazione di via Torino e che ha coinciso con un momento di confronto con i vertici locali dei principali partiti politici.
«In questo 2025, anno internazionale delle cooperative e del Giubileo, il nostro comparto è chiamato a proseguire il compito di pilastro fondamentale per l’economia romana e unire tutti gli ambiti sociali, lavorativi, educativi ed economici della città», ha spiegato il presidente di Confcooperative Roma Marco Marcocci, che ha sottolineato l’obiettivo di «uno sviluppo di città vicino alle persone, perché sulla prossimità possiamo essere degli ottimi interlocutori. Non vogliamo delocalizzare – ha aggiunto – ma rimanere legati ai territori e spesso riusciamo ad arrivare per primi in quelle aree più difficili, più periferiche dove i servizi stentano».
Durante l’assemblea sono stati poi elencati i buoni segnali per l’economia romana, in particolare dal settore socio-sanitario e da quello relativo a cultura, turismo e sport «che godono ancora dei vantaggi dell’anno del Giubileo» e dall’edilizia. Quest’ultima, nel dettaglio, è stata protagonista di «progetti alternativi ai quartieri dormitorio e incentrati sulla rigenerazione degli spazi comuni ripensati come luoghi sostenibili di aggregazione sociale». Più in bilico, invece, l’agricoltura che, nonostante continua a godere di buona salute, «attende di capire – ha evidenziato sempre Marcocci – le conseguenze dal taglio dei fondi europei previsti dalla Politica agricola comune».
In prospettiva futura si è «a un punto di svolta», secondo il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, intervenuto durante i lavori. «La sfida – ha precisato – è assicurare che quanto è stato seminato in questo anno giubilare non rimanga eccezione ma diventi stabilità». In secondo luogo, ha spiegato il primo cittadino, «bisogna dispiegare le potenzialità della co-programmazione e di un piano sociale cittadino integrato. Gli obiettivi sono lo sviluppo e la cura della città, ma anche e soprattutto la prossimità sociale, la tutela dei più fragili e assicurare degli standard alti di benessere e di servizi. Dunque il ruolo delle cooperative e del terzo settore – ha chiosato Gualtieri – non deve essere quello di meri esecutori, ma protagonisti nella progettazione e nell’azione concreta di intervento nella città e nel sociale: questa può essere una rivoluzione copernicana per la città».
Un’azione che però vive dentro un’economia di profondi cambiamenti tecnologici, ambientali, istituzionali «e c’è quindi il pericolo che le persone vadano in difficoltà e dei posti di lavoro magari si perdano», ha invece sottolineato Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma. Il mondo cooperativistico, dunque, «diventa essenziale per stare accanto alle persone, soprattutto le più deboli, e coinvolgere i partiti, ovvero il primo livello della democrazia, significa fare un primo passo fondamentale per la rigenerazione della città».
I dati dell’ultimo anno, il 2024, parlano chiaro: il fatturato delle 496 cooperative aderenti a Confcooperative Roma ha registrato un incremento del +7% rispetto all’anno precedente, nonostante i costi del personale siano saliti del +17,1% per via degli aumenti contrattuali. Di conseguenza è vero che sono state assunte nuove persone, ma sostanzialmente per coprire quelle in uscita (+0,3%) e arrivando così a un totale di 77.742 unità. Ciononostante il settore ha continuato a investire (+4,9%) e a rafforzare il proprio patrimonio netto (+3%).
Pur nella differenza di vedute, dal confronto con i vari partiti è emersa una posizione bipartisan sul ruolo delle cooperative e su come la stessa politica deve investire sulla città. Attenzione alle periferie, al diritto alla casa, ma anche prossimità con il mondo della scuola, delle piccole imprese e con chi non arriva a fine mese i temi portanti del dibattito. I partiti di centrosinistra al governo a Roma hanno sottolineato più la componente sociale, la necessità di valorizzare il ruolo e l’attività del mondo cooperativo in ogni quartiere e di non perdere quanto di buono sta arrivando con l’anno del Giubileo. Le forze centriste e di centrodestra hanno rimarcato l’urgenza di supportare le piccole e medie realtà, contrastare le situazioni di disagio e di microcriminalità nelle periferie dove mancano lavoro e servizi e investire per sfoltire la burocrazia.
21 novembre 2025
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