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Venerdì 21 Novembre 2025 15:11

Metro C: Gualtieri apre al concorso d'idee per il rifacimento di piazza Venezia

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L'inizio della macrofase 2 del cantiere metro C della stazione Venezia ha segnato un momento di apertura da parte del sindaco Gualtieri e dell'assessore Patanè sulla rigenerazione urbana della piazza.

Quella di piazza Venezia sarà la stazione più bella del mondo, e vogliamo che lo sia anche la piazza, una piazza a misura di pedone. Il come, però, andrà studiato.

Ha dichiarato il primo cittadino, esprimendo la volontà di lavorare sulla sistemazione urbana di quella che fino a pochi anni fa era un'enorme rotonda: piazza Venezia deve diventare a misura d'uomo, ridando valore a un luogo centrale per Roma dal punto di vista turistico, sociale e in futuro anche come hub metropolitano.

Come diventerà questo luogo è ad oggi ancora un'incognita. L'assessore Patanè ha affermato che
la scelta sulla riconfigurazione avverrà mediante un concorso internazionale di architettura
, per garantire un risultato di alto livello.

Un tema assolutamente da non sottovalutare, visto che in fatto di sistemazioni superficiali la linea C non ha finora brillato. Dalle spoglie piazze tra Mirti e Gardenie, che d'estate diventano delle vere e proprie isole di calore, all'autostrada di via La Spezia in San Giovanni,
in parte mitigata con l'istituzione di una corsia preferenziale
, la linea C si è limitata a restituire alla città dei non luoghi, che non aggregano le persone o, peggio, riportano la città allo stato ex ante.

Clamoroso è stato, in tal senso,
il caso della stazione Colosseo, con via dei Fori Imperiali tornata - inutilmente - a 3 corsie per senso di marcia
nonostante sia stata chiusa al traffico dal 2014. 

Nel corso degli anni sono state molteplici le discussioni sulla risistemazione di Piazza Venezia. Le varie alternative, però, hanno considerato solo aspetti trasportistici e mai una vera e propria rivalutazione della configurazione della piazza.

È il caso della tramvia TVA, che originariamente prevedeva la riconnessione con l'8 attraverso una "rotatoria tramviaria" meramente funzionale all'esercizio tramviario e recentemente
stralciata dall'amministrazione che ha preferito la riconnessione a largo Argentina.



Ancora prima fu la giunta Raggi, negli ultimi mesi di mandato, a proporre una pedonalizzazione parziale dell'area, mediante il prolungamento del promontorio dell'Altare della Patria all'isola rotatoria, che avrebbe costituito il presupposto anche per il passaggio della tramvia "dei Fori", successivamente stralciata. Un'idea stiracchiata,
che lo stesso Roberto Gualtieri, allora candidato a sindaco, definì uno "specchietto per le allodole".


Attualmente l'unica proposta valida è arrivata in tempi non sospetti da Metrovia, che suggerisce di dare maggior spazio ai pedoni attraverso una sorta di prosecuzione della passeggiata di via dei Fori Imperiali. Il passaggio automobilistico continuerebbe quindi solo sul lato di palazzo Venezia, mantenendo l'odierna disciplina di traffico provvisoria a seguito del "ribaltamento" del cantiere di metro C.


Se e come cambierà veramente piazza Venezia lo sapremo solo tra qualche anno. Sicuramente sarà decisivo il ruolo della prossima amministrazione, che accompagnerà il cantiere della stazione verso la sua conclusione sarà decisiva.

Una cosa è certa: luoghi pregiati della nostra città, come piazza Venezia, non sono trattati e vissuti come dovrebbero. È il caso anche di Porta Maggiore, o anche della Piramide: monumenti millenari ridotti a spartitraffico o rotatorie, che in altre città europee verrebbero tenuti ben diversamente.


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