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Lunedì 24 Novembre 2025 13:11

Sacerdoti rapiti in Camerun: «Minaccia costante ma restiamo con la nostra gente»



Le parole dell'arcivescovo Nkea (Bamenda) al Sir, dopo i rapimenti avvenuti nel nord ovest del Paese. La gratitudine al Papa per le parole pronunciate all'Angelus. «Conforto immenso»

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«Sono particolarmente grato al Santo Padre Papa Leone XIV per aver ricordato il rapimento dei nostri sacerdoti e per aver pregato per loro durante la recita dell’
Angelus
». Intervistato dal Sir dopo il rapimento di 6 sacerdoti – 5 dei quali sono stati rilasciati – e fedeli nel nord ovest del Camerun, l’arcivescovo di Bamenda Andrew F. Nkea afferma che «la crisi che attraversa il Camerun anglofono è una crisi di fatto dimenticata» e racconta il dolore provato nel constatare che «quando una o due persone vengono uccise in Afghanistan o in Francia, la notizia rimbalza immediatamente su tutte le reti nazionali e internazionali», mentre nella sua regione «capita che 5, 10, 15, talvolta 20 persone vengano uccise, senza che questo trovi spazio da nessuna parte».

In questo quadro, spiega il presule, il ministero si svolge nella consapevolezza della fragilità, ma senza rinunciare al servizio. «La verità è che esiste sempre un grave pericolo per la nostra vita. Ma continuiamo il nostro ministero perché abbiamo scelto di donare la vita a Cristo e di annunciare il Vangelo anche in circostanze estremamente difficili. Continuiamo a camminare con la nostra gente – aggiunge -, con coraggio e fiducia nel Signore».

Proprio per questo, il fatto che «un sacerdote venga rapito – o che sacerdoti e laici vengano presi in ostaggio – e che il Santo Padre scelga di parlarne pubblicamente, rappresenta per noi un conforto immenso». Tale attenzione, aggiunge il presule, è «profondamente consolante. Siamo sinceramente riconoscenti al Papa». Conclude quindi evidenziando il bisogno delle parole del pontefice, «perché raggiungano i nostri cuori, ci facciano sentire la sua vicinanza e ci ricordino che la Chiesa non ci dimentica, che continua a pensare a noi anche quando nessun altro sembra farlo».

24 novembre 2025

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