Servizi > Feed-O-Matic > 685015 🔗

Lunedì 24 Novembre 2025 11:11

Shevchuk: «L’Ucraina vive in un grande stato di ansia e inquietudine»



L'arcivescovo maggiore di Kiev sottolinea le «pressioni esterne e interne alla società» e rinnova il richiamo all'«unità nazionale». E nel videomessaggio ricorda la tragedia di Ternopil: «Questa non è più una guerra, è un massacro deliberato della popolazione civile»

L'articolo
Shevchuk: «L’Ucraina vive in un grande stato di ansia e inquietudine»
proviene da
RomaSette
.

#dal mondo #chiesa greco-cattolica ucraina #focus #guerra ucraina russia #sviatoslav shevchuk #ternopil
leggi la notizia su RomaSette





Presiedendo la Messa nella cattedrale della Risurrezione di Cristo, ieri, 23 novembre, l’arcivescovo maggiore di Kiev Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina (Ugcc) ha parlato degli incontri avuti negli ultimi giorni «con le più alte cariche dello Stato, con i nostri politici, i leader civili, i nostri soldati e la gente comune. Si percepisce che oggi l’Ucraina vive un grande stato di ansia. E questa inquietudine non fa che crescere», ha detto, aggiungendo che «questa settimana la società potrebbe affrontare ulteriori scosse emotive e informative».

Il riferimento è ai colloqui e ai possibili piani di pace in fase di elaborazione da entrambe le sponde dell’Atlantico, con i relativi scenari decisionali. «Tale inquietudine – ha affermato infatti il presule – è causata sia da pressioni esterne, sia da tensioni interne nella società. Molti dicono che questa guerra che stiamo vivendo ora si avvicina a una certa linea, a un certo limite che tutti temiamo», ha aggiunto, sottolineando che le persone si trovano «di fronte a un’ondata di emozioni, di informazioni diverse, che questa settimana saranno ancora più numerose». Di qui il richiamo all’«importanza dell’unità nei tempi di prova» e l’invito a «non cedere allo scoraggiamento. È così importante oggi essere capaci di unirci nel nome di Dio e nel nome dell’Ucraina. Abbiamo così bisogno di unità nazionale, di concordia, per agire come un corpo unico nel nome della vittoria sul nostro nemico che ci assale».

Quindi, commentando nell’omelia le parole di Gesù alla donna che soffriva di sanguinamento – «Non temere, soltanto abbi fede» -, ha esortato tutti, diplomatici, militari, funzionari, medici, a farne «la possibilità di attingere alla sorgente vivificante, che è Cristo presente in mezzo a noi».

Oggi poi, 24 novembre, nel videomessaggio settimanale Shevchuk ha riportato l’attenzione sulla tragedia di Ternopil, dove «nella notte del 19 novembre i russi hanno ucciso decine di persone e ne hanno ferito cento con un massiccio attacco missilistico contro civili. Tra i morti – ha ricordato – ci sono sei bambini… Questa non è più una guerra, non uno scontro tra forze militari degli Stati, è un massacro deliberato della popolazione civile. Quei sei bambini uccisi dai russi a Ternopil – ha sottolineato – ci ricordano i 668 bambini ucraini morti nei quattro anni di questa guerra».

24 novembre 2025

L'articolo
Shevchuk: «L’Ucraina vive in un grande stato di ansia e inquietudine»
proviene da
RomaSette
.

Questo sito utilizza cookie tecnici, anche di terze parti, per migliorare i servizi offerti e ottimizzare l’esperienza dell’utente. Si prega di leggere l'informativa sulla privacy. Chiudendo questo banner si accettano le condizioni sulla privacy e si acconsente all’utilizzo dei cookie.
CHIUDI