Martedì 25 Novembre 2025 11:11
Mattarella: «Libertà e protagonismo delle donne, conquiste collettive da difendere ogni giorno»


Le parole del capo dello Stato in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. «In ogni ambito della vita sociale e privata il principio della parità tarda ad affermarsi, limitando l’autonomia femminile»
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La vita sociale e quella privata, i luoghi di lavoro e gli spazi urbani. In ogni ambito «il principio della parità tarda ad affermarsi, limitando l’autonomia femminile, compromettendo la sicurezza delle donne, impoverendo il progresso della società». Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra oggi, 25 novembre, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella propone una riflessione ad ampio spettro, che si allarga fino ai «teatri di conflitto armato, dove la violenza contro le donne viene utilizzata come strumento di intimidazione e oppressione».
Non solo. Oggi, osserva il capo dello Stato, «assistiamo al dilagare di forme di violenza consentite dalla dimensione digitale, amplificate dalle dinamiche dei social network, con effetti tutt’altro che virtuali: umiliazioni, ricatti, coercizioni che portano, nei casi più gravi, ad aggressioni fisiche e femminicidi. Abusi che lasciano cicatrici profonde nel corpo e nella mente», rileva. In questo contesto, «affatto indifferente è l’uso del linguaggio quando alimenta stereotipi, pretende di giustificare relazioni di dominio e comportamenti inaccettabili», è il monito. Nelle parole di Mattarella, infatti, «parità significa, prima di tutto, educazione al linguaggio del rispetto».
65 anni dopo l’assassinio delle sorelle Mirabal, torturate e uccise il 25 novembre 1960, nella Repubblica Dominicana, dal regime di Rafael Trujillo per il loro impegno politico e diventate, da allora, simbolo di resistenza e libertà, «oggi, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la loro scelta di opporsi alla dittatura continua a ispirare intere generazioni, ricordandoci che libertà e protagonismo delle donne sono conquiste collettive da difendere e consolidare ogni giorno», conclude il presidente.
25 novembre 2025
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