Martedì 25 Novembre 2025 12:11
Violenza contro le donne: «Inderogabile» il rispetto della dignità femminile


Sui social i messaggi dei presidenti di Senato e Camera La Russa e Fontana e della premier Meloni, che parla di «atto contro la libertà di tutti». E rivendica l'impegno del suo governo
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«La violenza contro le donne è una profonda ferita che offende la nostra comunità e i suoi valori». Lo scrive sui social il presidente del Senato Ignazio La Russa, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra oggi, 25 novembre. Per la seconda carica dello Stato, «spetta alle istituzioni, alle scuole e alle famiglie promuovere un cambiamento culturale vero e duraturo, affinché il rispetto e la tutela della dignità femminile diventino un principio inderogabile della nostra convivenza civile. A tutte le donne vittime di questa intollerabile piaga – aggiunge – giunga la vicinanza mia personale e del Senato della Repubblica».
Oggi, afferma il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana, «rinnoviamo un impegno chiaro e assoluto: nessuna forma di violenza – fisica, psicologica, verbale o digitale, comprese le nuove minacce legate ai deepfake e agli abusi online – può essere tollerata. Il pensiero – prosegue – va alle donne uccise e a quelle che subiscono violenze, e la mia vicinanza ai loro familiari. La violenza deve finire», ammonisce.
Parla di «atto contro la libertà di tutti» la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, condannando la violenza contro le donne come «fenomeno intollerabile, che continua a colpire e che va combattuto senza sosta». E in un post condiviso sui suoi canali social, rivendica l’impegno del suo governo. «In questi anni – ricorda – abbiamo varato leggi molto significative, inasprito le pene e rafforzato gli strumenti a disposizione, come il “codice rosso” e le misure di prevenzione». Ancora, «abbiamo raddoppiato i fondi per i centri antiviolenza e le case rifugio, potenziato e reso strutturale il reddito di libertà, promosso il numero 1522, portato avanti innovative attività di educazione e sensibilizzazione». Li definisce «passi avanti concreti», ma, assicura, «non ci fermiamo qui. Dobbiamo continuare a fare, ogni giorno, molto di più. Per proteggere, per prevenire, per sostenere. Per costruire un’Italia in cui nessuna donna debba più sentirsi sola, minacciata o non creduta. La libertà e la dignità delle donne – conclude – sono un dovere dello Stato e una responsabilità di tutti».
25 novembre 2025
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