Martedì 25 Novembre 2025 15:11
Leone in Turchia e Libano, «compimento di due desideri di Francesco»


Presentato in Sala stampa il primo viaggio apostolico di Prevost, dal 27 novembre al 2 dicembre. Bruni: «Occasione per esprimere vicinanza a tutti i cristiani di queste terre»
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Presentato questa mattina, 25 novembre, in Sala stampa vaticana il primo viaggio apostolico di Papa Leone XIv, dal 2 novembre al 2 dicembre in Turchia e Libano. «La situazione di sicurezza del Libano era ben conosciuta anche mesi fa, quando si doveva preparare il viaggio. Sono state prese tutte le misure e le precauzioni necessarie», ha assicurato il direttore della Sala stampa Matteo Bruni, rispondendo alle domande dei giornalisti.
A proposito dei vari spostamenti nei due Paesi, ha precisato che «a seconda delle situazioni, si valuterà la vettura più appropriata». Riguardo invece ai partecipanti alla celebrazione ecumenica a Nicea per i 1.700 anni del Concilio del 325, ha spiegato che l’elenco non è ancora definitivo. «Gli inviti sono stati fatti dal Santo sinodo del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, che ha deciso di invitare i rappresentanti dei patriarcati del quarto secolo, con tutte le successive ramificazioni». Per tutte le altre Chiese cristiane, invece, «gli inviti sono stati fatti tramite una lettera congiunta del cardinale Kurt Koch con il metropolita Emmanuel della Chiesa ortodossa di Costantinopoli».
Leone XIV, ha detto ancora il portavoce vaticano, sarà il quinto Papa a raggiungere la Turchia e il Libano. Un viaggio apostolico «in luoghi levigati da secoli di storia e per dare compimento a due desideri lasciati aperti da Papa Francesco: andare a Nicea per i 1.700 anni dal Primo Concilio e visitare il Libano, un Paese che ha molto sofferto soprattutto a cavallo tra il XX e il XXI secolo. Papa Leone ha ereditato questa promesse – ha aggiunto – e le ha fatte sue, definendo il Concilio di Nicea, nella sua lettera apostolica pubblicata prima del viaggio, una bussola per questo tempo».
Proprio la dimensione ecumenica, a partire dalle dispute dottrinali del quarto secolo, sarà una delle dimensioni portanti del viaggio apostolico, non però, come ha spiegato lo stesso pontefice, «come un tema relegato al passato, ma come sorgente comune che offre nuova acqua alle Chiese». Altro tema del viaggio, «la vicinanza a tutti i cristiani di tutte le confessioni che abitano queste terre antiche, caratterizzate da una spiritualità profonda ma anche da divisioni, riconciliazioni e tragedie. Tutte però si riconoscono nel Credo», ha sottolineato Bruni.
Ancora, l’arrivo di Papa Leone sarà «occasione per esprimere vicinanza fisica e ascolto alle comunità che vivono in Turchia e in Libano: c’è molta attesa per questo viaggio, nell’anno giubilare della speranza. Presenza, ascolto, vicinanza sono un segno per i cristiani di queste terre, per cui la convivenza è qualcosa di innato e di storico». Tra i momenti salienti del viaggio, «l’incontro con i giovani, con tanti giovani e tante domande sul loro futuro, in un tempo che parla di fallimento per il mondo degli adulti». Segnalato da Bruni anche un terzo tema: quello «della convivenza e della pace, che è stata la prima parola con cui il Santo Padre ha scelto di presentarsi al mondo, continuando a parlarne con grande insistenza».
25 novembre 2025
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