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Mercoledì 26 Novembre 2025 00:11

Stupro a Tor Tre Teste, il Dna non corrisponde all’uomo indicato dalla vittima: si cerca un altro aggressore

Svolta nelle indagini sullo stupro di gruppo avvenuto nella notte del 25 ottobre nel parco...

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Svolta nelle indagini sullo stupro di gruppo avvenuto nella notte del 25 ottobre nel parco di Tor Tre Teste, a Roma. Le analisi della Polizia Scientifica hanno escluso che il Dna prelevato dalle tracce biologiche ritrovate sul luogo della violenza appartenga al giovane maghrebino arrestato e indicato dalla vittima come lo stupratore.

Il profilo genetico non coincide nemmeno con quello degli altri due connazionali fermati nei giorni successivi. Un risultato che cambia gli equilibri dell’inchiesta e apre un nuovo fronte investigativo.

Secondo quanto trapelato, all’appello mancherebbero almeno altri due uomini, presumibilmente marocchini, coinvolti nell’aggressione.
Tra loro ci sarebbe anche un terzo soggetto tunisino, che secondo gli investigatori potrebbe essere proprio l’autore materiale dello stupro.

Nonostante l’esito degli esami genetici, i tre arrestati restano in carcere, accusati di violenza sessuale di gruppo e rapina aggravata nei confronti della coppia aggredita.

La vittima, una ragazza di 18 anni, si trovava appartata in auto con il fidanzato, un giovane di 24 anni.
Secondo la loro ricostruzione:

  • i malviventi hanno spaccato i finestrini del veicolo per rubare i cellulari;

  • la ragazza è stata trascinata fuori e violentata;

  • il compagno è stato immobilizzato da due degli aggressori;

  • dopo lo stupro, il gruppo è fuggito.

I tre fermati erano stati rintracciati pochi giorni più tardi: due nel quartiere Quarticciolo, uno dei principali punti di spaccio della Capitale; il terzo aveva tentato di sottrarsi all’arresto rifugiandosi a Verona.

Gli investigatori stanno ora lavorando per:

  • identificare i complici ancora in fuga,

  • ricostruire con precisione i ruoli dei partecipanti,

  • verificare eventuali altri coinvolgimenti,

  • confrontare nuovi elementi con il materiale genetico recuperato.

La procura continua a mantenere il massimo riserbo, mentre gli accertamenti della Scientifica potrebbero portare a ulteriori sviluppi nei prossimi giorni.

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