Servizi > Feed-O-Matic > 685520 🔗

Mercoledì 26 Novembre 2025 12:11

Aggressione a Cicalone, dopo due settimane nessuna traccia dei responsabili: ipotesi fuga all’estero

A due settimane dal violento pestaggio alla fermata Ottaviano della Metro A di Roma, gli...

#cronaca #cronaca di roma
leggi la notizia su RomaDailyNews



A due settimane dal violento pestaggio alla fermata Ottaviano della Metro A di Roma, gli aggressori di Simone Ruzzi, noto online come Simone Ruzzi – Cicalone, non sono ancora stati rintracciati. L’indagine della Polizia di Stato prosegue, ma al momento resta concreta l’ipotesi che alcuni dei responsabili abbiano lasciato l’Italia.

Ospite del programma tv Quarta Repubblica, lo youtuber ha espresso il timore che gli aggressori siano ormai all’estero e ha auspicato l’emissione di un mandato di cattura internazionale.

Dalle immagini registrate durante l’aggressione sarebbero stati identificati due dei cinque presunti responsabili: si tratta di due cittadini rumeni di 32 anni. Nonostante ciò, gli agenti non sono ancora riusciti a localizzarli. Le ricerche proseguono nei luoghi da loro frequentati e nel giro delle conoscenze, ma al momento non ci sono certezze sulla loro presenza sul territorio nazionale.

Nel corso della stessa trasmissione televisiva, Cicalone ha parlato delle gravi lesioni riportate durante l’aggressione. Gli accertamenti medici hanno evidenziato una lesione all’occhio con una prognosi complessiva superiore ai 40 giorni, elemento che ha fatto evolvere la denuncia per percosse in lesioni gravi. «Il terzo colpo – ha raccontato – continuo a rivederlo e a preoccuparmi: è stato potenzialmente letale», ha aggiunto ai microfoni di Rete4.

Nonostante l’accaduto, lo youtuber è tornato alla stazione dov’era stato aggredito, organizzando un flash mob e ribadendo pubblicamente il proprio impegno contro borseggi e microcriminalità sui mezzi pubblici. In un’intervista a RomaToday, ha anche dichiarato di valutare una futura candidatura come assessore ai Trasporti.

Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo. Se verrà confermata la fuga all’estero, non si esclude il coinvolgimento delle autorità internazionali per rintracciare gli indagati e portarli davanti alla giustizia.

Questo sito utilizza cookie tecnici, anche di terze parti, per migliorare i servizi offerti e ottimizzare l’esperienza dell’utente. Si prega di leggere l'informativa sulla privacy. Chiudendo questo banner si accettano le condizioni sulla privacy e si acconsente all’utilizzo dei cookie.
CHIUDI