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Mercoledì 26 Novembre 2025 09:11

Abusi, Reina: «Ripartire dalla sofferenza delle vittime»



Il vicario ha aperto l'incontro di riflessione in occasione della V Giornata nazionale di preghiera. L'invito a creare comunità «in cui tutti si possano sentire al sicuro». Salerno (Tribunale per i minorenni): «Aumento esponenziale del disagio nei minori»

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Sul tema degli abusi, «non è più il tempo di finti silenzi». Lo ha scandito a chiare lettere il cardinale vicario Baldo Reina, in apertura dell’incontro “Rispettare, custodire, generare”, che si è tenuto ieri pomeriggio, 25 novembre, nell’Aula della Conciliazione del Palazzo Lateranense. Un momento di riflessione che la diocesi di Roma ha organizzato in occasione della V Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi nella Chiesa, celebrata lo scorso 18 novembre. Sull’eco delle parole di Gesù «Lasciate che i piccoli vengano a me», il porporato ha invitato a «ripartire dalle sofferenze delle vittime», chiedendo «un impegno coraggioso da parte di tutta la Chiesa». Da questo punto di vista, Reina si è detto «molto contento» del lavoro che si sta facendo nella diocesi. «Ci confrontiamo costantemente – ha spiegato – lì dove ci sono situazioni un po’ ambigue o che necessitano di una maggiore attenzione». Un tema su cui il cardinale si è soffermato anche nell’omelia della Messa con i partecipanti del convegno che ha presieduto nella basilica di San Giovanni in Laterano. Tra gli altri, presente anche il vescovo ausiliare Michele Di Tolve. «Come cristiani dobbiamo aprire gli occhi su questi fenomeni», ha sottolineato Reina, che ha esortato «a promuovere una cultura del rispetto e a creare comunità accoglienti e sane, in cui tutti si possano sentire al sicuro».

convegno sugli abusi, aula della conciliazione, 25 novembre 2025
convegno sugli abusi, aula della conciliazione, 25 novembre 2025
È lo stesso auspicio di suor Tiziana Merletti, segretario del dicastero per gli Istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, che ha acceso i riflettori sui casi di abuso spirituale, «i cui effetti non sono meno devastanti degli abusi sessuali». Situazioni, ha spiegato, che possono verificarsi all’inizio del percorso vocazionale, ma anche in età avanzata. La religiosa ha raccontato che c’è chi usa il proprio potere e la propria posizione per «manipolare e controllare», distruggendo «la libertà e la crescita spirituale». Per questo motivo, ha concluso citando il Papa, occorre lavorare «affinché le comunità diventino sempre più esempio di fiducia e di dialogo, dove ogni persona sia rispettata, ascoltata e valorizzata».

convegno sugli abusi, aula della conciliazione, 25 novembre 2025

Sulla stessa scia padre Giulio Albanese, direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali. «Proteggere i più piccoli e più vulnerabili è un dovere collettivo – ha detto -. Significa rompere il silenzio di fronte all’ingiustizia e non voltarsi dall’altra parte quando qualcuno subisce un torto». Preoccupante il quadro offerto da Lidia Salerno, presidente del Tribunale per i minorenni di Roma, che nel convegno ha parlato più in generale del problema. «C’è un aumento esponenziale di disagio nei minori – ha raccontato -. Abbiamo il 90-95% di procedure in tribunale per ipotesi di maltrattamenti in famiglia». Tuttavia, ha aggiunto, gli abusi non sono solo fisici, ma anche psicologici. «I bambini assistono a continue liti tra i genitori». Negli ultimi tempi, ha continuato, si sta riscontrando anche un incremento di problemi psichiatrici. «Ci sono bimbi di nove anni che necessitano di trattamenti farmacologici. Gli ospedali segnalano comportamenti autolesionistici e tentativi di suicidio, che non sono altro che richieste di aiuto».

convegno sugli abusi, aula della conciliazione, 25 novembre 2025
convegno sugli abusi, aula della conciliazione, 25 novembre 2025
Sulle conseguenze degli abusi si è soffermato anche Pietro Ferrara, ordinario di Pediatria all’Università Campus Bio-Medico e giudice onorario del Tribunale per i minorenni di Roma. «Studi recenti – ha spiegato – dimostrano che i bambini possono riportare dei danni organici causati dalla tossicità cronica dei maltrattamenti. Alcune aree cerebrali si riducono del sette per cento». In questo scenario si colloca l’attività del Servizio diocesano per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, che è stata esposta dalla referente Paola Pellicanò, e da Cinzia Giordano, responsabile del Centro di ascolto. Un «servizio pastorale di ascolto e supporto – ha sottolineato Giordano -. Siamo a disposizione per accogliere con riservatezza non soltanto le vittime, ma anche chiunque abbia avuto notizia di un abuso». Anche in questo senso Pellicanò ha esortato a «creare una nuova cultura» e «a riscoprire l’educazione come un servizio».

26 novembre 2025

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