Il provvedimento annunciato il 26 novembre dal presidente Tinubu, che ordina ulteriori reclutamenti di poliziotti e militari. L'impegno per gli studenti rapiti nella scuola di Kebbi

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«Alla luce dell’evolversi della situazione di sicurezza, ho deciso di dichiarare lo stato d’emergenza nazionale e di disporre ulteriori reclutamenti nelle forze armate». Lo ha detto il presidente della Nigeria Bola Ahmed Tinubu, annunciando, il 26 novembre, il provvedimento a seguito degli ultimi episodi di violenza in diverse parti della Federazione. «Con questa dichiarazione, la polizia e l’esercito sono autorizzati a reclutare ulteriore personale. La polizia recluterà altri 20mila agenti, portando il totale a 50mila (nuove reclute)», si legge nel comunicato della presidenza.

Non solo. Oltre ad aumentare gli effettivi delle forze di polizia federale, Tinubu ha invitato «l’Assemblea nazionale a iniziare a rivedere le nostre leggi per consentire agli Stati di potere stabilire un corpo di polizia statale». L’amministrazione, ha assicurato, «sosterrà i governi statali che hanno istituito strutture di sicurezza per proteggere la propria popolazione dai terroristi che turbano la pacifica convivenza». In Nigeria infatti, riferisce l’Agenzia Fides, è in corso un dibattito su un disegno di legge di modifica della Costituzione che mira a consentire agli Stati di istituire e gestire le proprie strutture di polizia.

Nelle parole del presidente nigeriano anche l’elogio delle agenzie di sicurezza nazionali che hanno collaborato per il rilascio delle 24 studentesse di Kebbi e dei 38 fedeli nello Stato di Kwara. «Continueremo a sostenere gli sforzi per salvare gli studenti catturati della scuola cattolica nello Stato del Niger e gli altri nigeriani ancora tenuti in ostaggio», la promessa, in riferimento alle 265 persone (delle quale 239 sono bambini) rapiti da un commando armato che ha assalito la scuola cattolica St. Mary. «Vediamo cosa ne verrà fuori», ha commentato il vescovo di Kontagora, nel cui territorio si trova la scuola in questione, Bulus Dauwa Yohanna.

28 novembre 2025

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