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Lunedì 1 Dicembre 2025 11:12

In Nigeria ancora un rapimento



Il sequestro durante una celebrazione religiosa. Il commento del presidente della Camera Fontana: «La situazione resta gravissima e i cristiani, in particolare, ancora una volta, sono nel mirino»

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«Destano profonda preoccupazione le notizie che arrivano dalla Nigeria, dove è avvenuto un nuovo rapimento, durante una funzione religiosa, l’ennesimo di una serie sempre più allarmante. La situazione resta gravissima e i cristiani, in particolare, ancora una volta, sono nel mirino. Il mio pensiero e la mia vicinanza vanno alle persone rapite e alle loro famiglie. Rinnovo l’appello affinché dalla comunità internazionale giungano iniziative adeguate ed efficaci: la libertà religiosa è un diritto fondamentale che deve essere garantito e protetto ovunque». Il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana ha usato queste parole per commentare l’ultimo di una serie di rapimenti di massa avvenuti nel Paese dell’Africa occidentale, dove nelle ultime due settimana si è registrata un’impennata di episodi del genere. Tanto che il governo di Abuja ha dichiarato lo
stato di emergenza
per la sicurezza nazionale.

Questa volta alcuni criminali hanno fatto irruzione ieri, 30 novembre, in una chiesa di Ejiba, nello stato di Kogi, sequestrando almeno 12 persone, tra cui un pastore, proprio durante una celebrazione religiosa. La polizia, arrivata in elicottero, «sta continuando le ricerche», ha dichiarato Kingsley Femi Fanwo, commissario per l’informazione dello Stato. Soltanto pochi giorni prima oltre 300 studenti della scuola cattolica St. Mary sono stati rapiti nello Stato nord occidentale del Niger, così come 38 membri di una chiesa nello Stato di Kwara, che sono stati poi liberati. Un fenomeno, quello dei rapimenti, che da tempo ormai colpisce il Paese. A volte con episodi eclatanti, come il sequestro di quasi 300 studentesse a Chibok, nello Stato di Borno, nel 2014 da parte dei Boko Haram.

La maggior parte dei sequestri non è stata rivendicata ma è stata attribuita genericamente alle bande criminali che utilizzano i rapimenti di massa come attività per fare reddito. E diversi gruppi armati – «banditi», vengono chiamati – stanno terrorizzando numerosi Stati nel nord-ovest e nel centro del Paese, compiendo rapimenti a scopo di estorsione, attaccando villaggi, uccidendo i residenti e incendiando le case dopo averle saccheggiate.

1° dicembre 2025

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