Lunedì 1 Dicembre 2025 15:12
Metro 2040: servono 20 miliardi per il futuro della Capitale
Ascolta "Metro C a rischio: Roma tra tagli, cantieri e tesori nascosti" su Spreaker.
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Sebbene il Giubileo 2025 sia alla fine, con il rush finale
tra le opere da completare e quelle rimandate al 2026, da questo blog sentiamo
la necessità di lanciare un alert.
Metro 2040 è un appello a immaginare già da ora la nuova
rete dell’underground capitolino in vista di un futuro che deve vedere una Roma
all’avanguardia e pronta alle nuove sfide.
Sì, perché Roma deve dotarsi di una rete di infrastrutture
che consenta di ridurre il traffico, migliorare la qualità della vita, dell’aria
e di gestire al meglio grandi eventi come il Giubileo o, chissà, le Olimpiadi.
Completamento delle tratte T1/T2 della linea C. Il
cronoprogramma prevede l’apertura dei lavori della linea C a fine 2025, con
l’attivazione prevista dopo 10 anni nel 2035.
Questa è l’unica infrastruttura metropolitana che ormai ha la certezza di essere realizzata
ma sarà importante
che vengano rispettati i tempi previsti, in particolare per la stazione Venezia che dovrà essere pronta per il Giubileo 2033
. Il costo complessivo per il
completamento della linea C è intorno ai 4 miliardi;
Attivazione del prolungamento Battistini-Torrevecchia
della metro A.
La project review è attualmente in fase di aggiudicazione
e
con il finanziamento nella Legge di Bilancio 2025 sarebbe persino possibile aprire
la metro entro l’Anno Santo, trattandosi di un prolungamento periferico. Il
costo per la realizzazione dell’opera sarebbe di all’incirca 1 miliardo di
euro;
Prolungamento Torrevecchia-Montespaccato e Bembo-Monte
Mario della Metro A. Dopo il prolungamento a Torrevecchia, la linea A non
deve fermarsi. Come già predisposto dal PUMS, la linea dovrà essere prolungata fino
ad Acquafredda. Inoltre, al fine di ridurre i costi complessivi, sarebbe utile progettare
e realizzare congiuntamente anche la diramazione che da Bembo giungerebbe alla
stazione Monte Mario per interscambiare con la FL3. Il costo dell’intera opera
sarebbe di circa 2 miliardi e qualora si lavorasse in continuità al prolungamento
Battistini-Torrevecchia, l’obiettivo di realizzarla entro il 2040 sarebbe
facilmente raggiungibile;
Avvio dei lavori della linea D. Si tratta di un
obiettivo ambizioso, visto che la quarta metropolitana è ancora nella
fase di stesura del Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DOCFAP)
. Ipotizzando
che il DOCFAP sia completato entro la fine del 2025, si potrebbe già procedere
alla progettazione preliminare già nel corso del 2026, magari con risorse
comunali per accelerare i tempi. Conseguentemente, si avrebbe un progetto
pronto nel 2027 per poter avviare le discussioni con il Ministero per accedere
ai finanziamenti in vista della legge di bilancio 2028. A quel punto si potrà
procedere con la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’opera per la
quale serviranno oltre 10 anni di lavori. Sarà cruciale evitare di ripetere gli
stessi errori fatti con metro C dove lo spezzettamento della linea in mini-tratte
ha comportato ritardi enormi nella realizzazione della linea. La partita dei
finanziamenti sarà la più critica ma anche quella in cui Roma deve dimostrare
di essere all’altezza delle altre grandi città. Infatti, considerando che la realizzazione
dell’intera linea D verrebbe a costare circa 10 miliardi di euro, sarà
necessario anche dover ricorrere a finanziamenti privati in analogia a quanto
già fatto a Milano per M4 e M5;
Attivazione della project review del prolungamento
Rebibbia-Casal Monastero della metro B. Si recupererà l'originale
configurazione a 3 stazioni (S. Basilio, Torraccia e Casal Monastero) ed il
relativo deposito integrativo a Casal Monastero necessario per riequilibrare la
saturazione della rimessa di Magliana Nuova. Si tratta di dover aggiornare un
progetto già realizzato e costruire 2,8 km di linea quindi l’idea di attivare
questo prolungamento per il Giubileo del 2033 non è poi tanto utopistica. L’investimento
complessivo ammonterebbe a circa 1 miliardo di euro che potrebbe essere coperto
mediante un finanziamento della Banca Europea degli Investimenti (BEI).
Prolungamento della metro B verso Cecchignola e l’Ardeatina.
L’idea è nuova, recentemente nell’ambito dello studio delle alternative
progettuali per la linea D, ma già piace. Per una volta a Roma, potrebbe essere
realizzata un’infrastruttura in coesione a quello che è lo sviluppo urbano della
città. Infatti, nell’area della Cecchignola e di Vigna Murata è in corso una
massiccia costruzione di edifici che saranno adibiti a uso residenziale. Di conseguenza,
nel giro di pochi anni, la domanda di mobilità della zona potrebbe non essere
più soddisfatta adeguatamente e quindi è necessario iniziare a prevedere un
prolungamento della metro B da Laurentina passi per Fonte Meravigliosa,
Cecchignola, Tor Pagnotta fino a giungere all’Ardeatina (altezza GRA). Il
prolungamento sarebbe di poco meno di 5 km e il costo sarebbe di oltre 2
miliardi di euro.
Diramazione della Metro B da Eur Palasport a Spinaceto.
Sempre nell’ambito del DOCFAP per la metro D, è spuntata l’ipotesi di servire i
popolatissimi quartieri di Torrino, Mezzocammino e Spinaceto mediante una
diramazione della metro B. La diramazione sarebbe lunga oltre 6 km per un costo
complessivo di circa 3 miliardi di euro.
Insomma, il piano è ambizioso e per realizzare tutto serviranno quasi 20 miliardi di euro ma solo iniziando a pianificare e progettare si potrà di volta per volta richiedere i finanziamenti necessari a realizzare ciascuna infrastruttura per completare il piano e, pertanto, se non cominciamo da oggi a pensare la mobilità del domani, Roma
non potrà mai recuperare l’ampio deficit di infrastrutture che la separano
dalle altre capitali europee.
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