La scarcerazione decisa dal regime Ortega - Murillo, in diversi dipartimenti del Paese. Il vescovo Baez da Miami: «Non lasciamoci ingannare, diritti fondamentali continuano a essere negati»

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La notizia arriva dal sito di informazione indipendente : il regime di Daniel Ortega e Rosario Murillo ha continuato nei giorni scorsi a rilasciare detenuti politici in diversi dipartimenti del Nicaragua. Finora, si è a conoscenza di almeno 12 detenuti liberati il 1° dicembre, che si aggiungono a quelli rilasciati sabato 29 novembre, stimati tra i 40 e i 50. Una fonte vicina a uno di questi ha dichiarato al sito che «sono stati mandati a casa con il regime di arresti domiciliari nel dipartimento e devono presentarsi ogni giorno alle stazioni di polizia per firmare». L’ultimo rapporto dell’ong Meccanismo per il riconoscimento delle persone prigioniere politiche parlava di almeno 77 detenuti. Finora, né il regime né il ministero degli Interni si sono espressi al riguardo, né hanno pubblicato una lista ufficiale, come hanno fatto in altre liberazioni di massa.

Improntata alla cautela la reazione del vescovo ausiliare di Managua Silvio José Báez, che domenica 30 novembre, durante l’omelia della Messa celebrata a Miami, ha messo in guardia contro le dittature che cercano di migliorare la propria immagine internazionale attraverso gesti calcolati. «Non lasciamoci ingannare dai sistemi dittatoriali, che per paura e per lavarsi la faccia a livello internazionale di tanto in tanto vogliono dare l’impressione di essere flessibili e buoni. Svegliamoci!», ha esclamato davanti alla comunità nicaraguense, riunita a Miami.

Nessun regime autoritario, ha evidenziato il presule, può essere considerato legittimo finché nega i diritti fondamentali. «Finché non restituiranno al popolo tutte le libertà e non permetteranno di aprire la strada a una democrazia basata sulla giustizia e sul diritto, continueranno a essere poteri illegittimi», le sue parole.

3 dicembre 2025

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