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Mercoledì 3 Dicembre 2025 14:12

Natale di solidarietà all’Ospedale Bambino Gesù



Mercatini, corsie addobbate, la consegna dei doni e l'arrivo acrobatico di Babbo Natale. Tante le iniziative per i piccoli pazienti. La campagna di raccolta fondi per il "Progetto Accoglienza"

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Regalare momenti di serenità a bambini, ragazzi e famiglie spesso lontani da casa per lunghi periodi di cura. E mettere in moto la solidarietà, con la campagna di raccolta fondi destinata al Progetto Accoglienza. È il Natale all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, pronto ad accendere la magia delle feste con tante iniziative. A cominciare dai mercatini solidali, che hanno preso il via lunedì 1° dicembre nelle sedi del Gianicolo, di San Paolo e di Palidoro. Una proposta di prodotti e idee regalo il cui ricavato contribuirà a sostenere i progetti dell’Ospedale.

Le corsie addobbate a festa grazie all’impegno di personale e volontari accompagneranno le giornate dei bambini con luci, colori e decorazioni pensate per far sentire loro un po’ meno la distanza da casa. Ma l”appuntamento più atteso resta l’arrivo dei Babbo Natale acrobati. «Muniti di funi, imbraghi e moschettoni, il prossimo 18 dicembre i tecnici del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico del Lazio si caleranno dai tetti dell’Ospedale al Gianicolo trasformando il loro ingresso spettacolare in un momento di gioia e stupore per i più piccoli – anticipano dall’ospedale -. Al termine dell’impresa, poi, gli atletici Santa Claus distribuiranno doni a tutti i bambini presenti».

A fare da filo conduttore alle varie iniziative, la campagna natalizia del Bambino Gesù dedicata al Progetto Accoglienza, un servizio che offre ospitalità, pasti, trasporti, sostegno psicologico, mediazione culturale, corsi di lingua e attività scolastiche ai piccoli pazienti e alle loro famiglie costrette a vivere lunghi periodi lontano da casa e dalla propria quotidianità. Le dimensioni le danno i numeri: 4.351 le famiglie supportate nel 2024; oltre 100mila i pernottamenti gratuiti garantiti; numerosi anche i servizi pensati per alleggerire il carico delle degenze prolungate e per non lasciare nessuno solo in un momento di fragilità.

Il volto alla campagna solidale è quello di Giulia. Sarebbe dovuta nascere proprio a Natale, il 25 dicembre 2013, ma una grave complicazione durante la gravidanza ha anticipato la sua venuta al mondo di oltre tre mesi. Affetta da una grave insufficienza renale, è stata trasferita d’urgenza al Bambino Gesù dove ha trascorso in terapia intensiva il suo primo Natale. «Non era il Natale che avevo immaginato – racconta la mamma, Giuseppina – ma in ospedale abbiamo sentito un calore che non dimenticherò mai. Le infermiere avevano vestito i bambini da Babbo Natale e appeso piccoli doni alle loro cullette. Ci siamo sentiti parte di una grande famiglia», ricorda. A 2 anni Giulia ha affrontato un trapianto di rene, donato dal papà. Oggi ha 12 anni, prosegue i controlli periodici ed è serena, pure con alcuni momenti di difficoltà. Per lei e per i suoi genitori l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù rimane un punto di riferimento costante.

Una storia, quella di Giulia, che rappresenta quella di tante famiglie che «attraverso il Progetto Accoglienza ricevono sostegno, trovano un luogo dove recuperare la forza, dove le difficoltà condivise diventano più leggere – riferiscono dal Bambino Gesù -. Così, ogni contributo alla campagna, anche il più piccolo, può trasformarsi in un abbraccio, in un pasto caldo, in una stanza accogliente, in un viaggio meno difficile per migliaia di genitori e bambini».

È possibile sostenere la campagna di Natale del Bambino Gesù direttamente
online
ma esistono anche altre opportunità, sviluppate grazie alla collaborazione con diverse realtà partner, come Paniere Serafini e Fondazione Heal, Risparmio Casa e Conad Lazio, con le tradizionali Campanelle di Natale. Un’ulteriore possibilità arriva da Tinaba con WISHOPe, la piattaforma che consente di acquistare un regalo destinato a chi ne ha più bisogno. Attraverso il
sito
dedicato è possibile selezionare le box dedicate ai piccoli pazienti ricoverati (zainetto, borraccia, bandana, kit per il disegno) personalizzabili con un messaggio di auguri, per far sentire vicinanza e speranza a chi vive un momento difficile.

«L’accoglienza è quell’ingrediente che unisce tutte le cure – sottolinea Lucia Celesti, responsabile dell’Unità operativa URP e Accoglienza del Bambino Gesù -. Accogliere significa valutare a 360 gradi i bisogni non solo del paziente, ma anche della sua famiglia, perché quando si ammala un bambino a essere coinvolta è l’intera famiglia. Accogliere – prosegue – vuol dire rispondere passo dopo passo a tutte le necessità che emergono durante il percorso in ospedale: sapere di avere qualcuno che ti apre le braccia, che ti sta vicino e ti sostiene nel momento del bisogno può rendere più affrontabili situazioni spesso estremamente complesse».

3 dicembre 2025

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