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Giovedì 4 Dicembre 2025 13:12

Avvento, i vescovi ucraini: «Proviamo stanchezza ma non sconfitta»



Diffusa in lingua italiana la Lettera pastorale firmata dall'arcivescovo maggiore di Kiev Shevchuk. «Davanti ai nostri occhi si sgretola l'ordine globale. È una guerra esistenziale. Uno scontro di civiltà»

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«Al dodicesimo anno di guerra e al quarto anno della sua conformazione totale, proviamo stanchezza, ma non sconfitta. Questo tempo di “crepuscolo mattutino” ci pone una sfida difficile: siamo capaci di mobilitare tutte le risorse per la vittoria in questa lotta? L’esperienza mostra: sì!». Lo scrivono i presuli dell’Ucraina nella Lettera pastorale diffusa oggi, 4 dicembre, in lingua italiana, per il tempo d’Avvento. Un testo che porta la firma del capo della Chiesa greco-cattolica ucraina Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore di Kiev, e che descrive la situazione in cui si trova il Paese.

«Viviamo in un tempo di grande prova. Davanti ai nostri occhi si sgretola l’ordine globale, vengono distrutte le basi dell’esistenza umana costruite sul diritto e sulla giustizia. Il diritto della forza, come nei secoli bui del passato, di nuovo espelle la forza del diritto – si legge nel testo -. L’Ucraina si trova nel vortice di guerra. È una guerra esistenziale, perché riguarda la scelta ucraina: essere liberi, vivere nella verità, costruire la vita su valori che rispondono alla volontà di Dio. È uno scontro di civiltà, perché il mondo si è diviso tra chi aspira alla libertà e chi sceglie le tenebre e la violenza».

Eppure, anche «nel buio della contemporaneità», il primate invita a ricordare che «il Signore Gesù Cristo ha già mostrato la via della vittoria. Seguire la via di Cristo è l’unica via sicura alla vittoria. La vera vittoria per l’Ucraina non verrà da interventi di alleati o sforzi diplomatici. Nascerà quando ciascuno di noi offrirà il proprio sacrificio possibile: tempo, forze, capacità, comodità, e se necessario la vita».

Inevitabile il riferimento allo scandalo corruzione emerso nei giorni scorsi, che ha coinvolto anche vertici di governo. Per l’arcivescovo maggiore, «garanzia della nostra vittoria deve essere la purificazione della società dalla corruzione, dall’apatia, dall’inerzia dei modelli sovietici di gestione dello Stato, dell’esercito, dell’economia. Il lavoro degli organi anticorruzione deve essere completato dall’atteggiamento intransigente di ciascuno verso ogni forma di corruzione e appropriazione indebita del bene pubblico». La vittoria dell’Ucraina, aggiunge, «non è solo un obiettivo politico o militare. Da essa dipende la vittoria spirituale della luce sulle tenebre, della verità sulla menzogna, dell’amore sull’odio. E sarà possibile solo se saremo pronti a unirci a essa con il nostro sacrificio. Diventerà realtà se preserviamo l’unità del popolo come condizione necessaria per raggiungere l’obiettivo».

La Chiesa greco-cattolica ucraina annuncia oggi che, per la prima volta nella storia, dal 4 al 14 dicembre la sessione ordinaria del Sinodo permanente dell’Ugcc si terrà a Melbourne, in Australia. I vescovi terranno anche una serie di incontri con rappresentanti della Chiesa cattolica australiana e funzionari governativi di questo Paese per presentare loro la situazione attuale in Ucraina e le sofferenze del popolo ucraino a causa dell’aggressione russa.

4 dicembre 2025

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