Roma al centro del futuro dell’innovazione. L’VIII edizione del Premio ANGI 2025 ha riunito istituzioni, imprese, mondo accademico e giovani innovatori nella Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano, trasformando l’evento in un punto di confronto sui grandi temi della trasformazione digitale, dell’intelligenza artificiale e delle nuove competenze. Una giornata dedicata a chi costruisce il cambiamento e a chi si prepara a guidarlo.

Tra gli interventi più motivazionali, quello di De Rosa, Presidente SMET,

che ha lanciato un messaggio diretto e senza filtri ai giovani presenti in sala.

«Quello che voglio rappresentare in questa sede importante ai nostri ragazzi è di non aspettare il momento giusto o l’occasione perfetta, perché non arriverà mai», ha esordito. «Bisogna andare avanti sempre e comunque. È l’atto di coraggio che serve a chi vuole innovare».

Per De Rosa, l’innovazione è prima di tutto una scelta personale, un’attitudine:

«L’innovazione è una predisposizione caratteriale. È svegliarsi la mattina e decidere se voler vivere da protagonista o da comparsa».

Il tema dell’errore viene ribaltato in chiave positiva:

«Non è importante sbagliare. Gli errori, considerateveli come il biglietto per poter poi partecipare al grande spettacolo. Lo spettacolo che si realizza attraverso le cose che noi facciamo».

Netta anche la critica all’idea di chi resta in attesa che il cambiamento avvenga da solo:

«Non illudiamoci di poter rimanere a guardare mentre il sistema si stabilizza o si realizza da solo. Questo non avviene».

E quando le difficoltà sembrano troppo grandi:

«Talvolta ci sentiamo scoraggiati dal fatto che non possiamo fare le grandi cose. E allora io dico: facciamo le cose grandi, cioè andiamo nei processi che sono effettivamente nelle nostre mani, nelle cose che sono alla nostra portata».

Il segreto è nella qualità di ciò che si costruisce, anche partendo dal piccolo:

«Rendiamole, con attenzione, ossessione e costanza, cose uniche, cose di valore. Perché questo, alla fine, farà la differenza di tutto il mondo».

Dal Premio ANGI 2025 emerge così non solo un racconto sull’innovazione tecnologica, ma un invito al cambiamento come stile di vita: agire, scegliere, sbagliare e ripartire. Perché il futuro non si aspetta, si costruisce.