Di solito nelle partite di pallone vince chi gioca meglio, specialmente se riesce a trasformare il gioco in gol. I milanesi, stranamente, non hanno mostrato di avere gran voglia di vincere. Per la verità, la fortuna non li ha aiutati: Leao quando ha avuto il gol tra i piedi, l’ha buttato sopra la traversa. Zaccagni all’80’ il pallone lo ha avuto in testa e con una fenomenale capocciata l’ha sistemato alle spalle di Maignan.

Tutto sommato, una partita equilibrata: primo tempo gioco in mano ai romani, prima parte del secondo tempo prevalenza milanese. Poi, ha vinto chi di voglia di vincere ne aveva di più.

Quel che conta è solo una cosa: la Lazio va ai quarti di finale della Coppa Italia, mentre il Milan si deve accontentare di continuare a combattere per portare a casa lo scudetto.

I biancocelesti, per di più, hanno assaporato il dolce gusto della vendetta, se si può parlare di vendetta nel prendere a calci un pallone, dopo l’amara sconfitta di San Siro.

Del resto, la Lazio è da sempre affezionata alla Coppa, da quando nel ’58 guidata da Lorenzo l’ha conquistata alla ripresa della competizione dopo la guerra.

Bene, i quarti non sono la finale, ma intanto contentiamoci. Se poi Sarri riesce a farsi regalare da Lotito quei due o tre campioni di cui ha bisogno… Non mettiamo limiti alla provvidenza, o tanto meno ai sogni. (Bruno Cossàr)