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Domenica 7 Dicembre 2025 10:12

Favola della domenica – Lulù

C’era una volta una bambina di nome Lulù che desiderava festeggiare il Natale in modo...

#favola
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C’era una volta una bambina di nome Lulù che desiderava festeggiare il Natale in modo speciale.

Aveva confidato questo segreto al suo gattino Gigio che, in risposta, aveva fatto molte fusa.

La mattina del 24 dicembre, si recarono a passeggio nel boschetto vicino casa. Non c’era nessuno e Gigio si avviò verso una zona luminosa. Lulù si allarmò: “Dove vai, gattino, torna indietro” esclamò, ma poi si fermò, ammirata. C’era un piccolo abete con alcuni addobbi colorati.

“Di chi sarà questo alberello?” si domandò. Per un impulso improvviso, lo prese estirpando le radici e lo portò a casa. Poi lo sistemò nella sua camera.

“Guarda, Gigio, come sta bene sulla mia scrivania”. Il gattino miagolò convinto.

Lulù osservò le decorazioni. Ve n’erano tre: un capellino a punta, una ghianda e un campanellino.

Toccò il primo. La testa le girò ed ebbe una visione. Tanti folletti con il cappello di quella foggia stavano decorando gli alberelli di Natale che si trovavano nelle loro case sotto gli alberi e sull’erba. Molta gioia traspariva da ognuno di loro; ogni tanto cantavano delle nenie o danzavano. Qualcuno le fece un cenno: “Vieni Lulù, vieni a danzare con noi, ti divertirai”. La bambina si unì a loro; danzò e cantò piena di contentezza.

La visione svanì. Gigio la stava guardando meravigliato. “Ho vissuto una bellissima avventura, sai” gli disse “e mi dispiace non averti potuto portare con me”. Lo prese in braccio e lo coccolò. Poi, insieme, toccarono il secondo decoro.

La testa girò a entrambi. La ghianda trasportò i due amici in un giardino di città dove diversi ragazzi rivestivano gli alberi e i cespugli con luci colorate.

“Vedi, Gigio, come brilla questo giardino?” disse Lulù. Si avvicinò a uno dei ragazzi e domandò: “Che cosa fate?”

“Stiamo illuminando il parco della città affinché Babbo Natale stanotte non si perda tra le strade e i vicoli e possa ritrovare le case di tutti i nostri bambini… Se vuoi aiutarci, prendi queste ghirlande decorate e appendile ai cespugli più bassi”.

Lulù eseguì il suo compito e dopo poco poté ammirare un intero giardino brillare nel buio della sera. Sentì di aver contribuito a creare una magia.

Felice, si ritrovò di nuovo davanti al suo alberello. Toccò l’ultimo oggetto, la campanella. Questa si mise a trillare festosamente. Gigio fuggì spaventato.

La musica stordì Lulù e la portò nel paese delle fate. Tanti esserini alati la circondarono e la rivestirono con un abito leggero come una nuvola poi, le misero le ali.

“Posso volare anch’io!” esclamò gioiosa, roteando su sé stessa.

Le piccole libellule risero e dissero in coro: “Questo è il nostro regalo di Natale”.

“Sono molto fortunata”.

“Non hai espresso il desiderio di vivere un Natale speciale quest’anno?”

“Sì, certo”.

“Allora i folletti, i ragazzi di città e noi fate ti abbiamo esaudito. Perché è vero che esiste la magia e abbiamo voluto dimostrartelo”.

“Come posso ringraziarvi?”

“Devi semplicemente riportare l’alberello da dove l’hai preso e ripiantarlo con le sue radici”.

Lulù tornò nella sua camera. Cercò Gigio e gli disse: “Sapevo che la vita può essere magica ma ho capito che, soprattutto a Natale, possono accadere eventi meravigliosi”. Lo baciò sul muso e lo abbracciò.

Maria Rosaria Fortini

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