Benedetti dal vicario Reina i locali che accolgono ex detenute o in misure alternative al carcere. L'esortazione a «creare comunità» affinché i più fragili si sentano parte di una realtà più grande. Nella struttura 5 appartamenti, con 16 posti letto

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Porte che si aprono per chi è più fragile. Sono quelle del villino “La Palma” inaugurato ieri sera, 9 dicembre, nel quartiere Gianicolense, frutto dell’impegno e dell’attività dell’Opera Ronconi-Pennesi, al servizio delle persone più vulnerabili. «Questo istituto di accoglienza dice molto bene di quella continuità con segni di speranza che nell’anno giubilare Papa Francesco ci chiedeva», ha detto il cardinale vicario Baldo Reina, che ha benedetto gli ambienti dedicati, a pochi passi dalla parrocchia della Trasfigurazione. Nella chiesa parrocchiale ha avuto luogo un momento di presentazione dell’Opera e dell’iniziativa volta a offrire le migliori condizioni per un percorso di rinascita a donne in misure alternative al carcere o che hanno già scontato la pena, dopo avere vissuto dunque situazioni di detenzione o procedimenti penali.

«Ora che si chiudono le Porte Sante al termine del Giubileo – ha detto ancora Reina riprendendo la parole di Papa Leone in occasione dell’omaggio all’Immacolata in piazza di Spagna, lunedì 8 dicembre – speriamo si aprano tante altre porte come quelle di questo istituto, frutto dell’impegno e del sacrificio di tante persone». In particolare, l’indicazione del vicario del Papa per la diocesi di Roma è che sempre più «dobbiamo creare comunità a livello parrocchiale, diocesano e civile» affinché le persone più fragili si sentano parte di una realtà più grande.

Dell’importanza del reinserimento sociale da realizzare offendo «strutture e realtà operative come questa, che diano speranza», ha parlato anche Antonio Sangermano, capodipartimento per la Giustizia minorile e di comunità, sottolineando quanto «la dignità della persona è molto più grande di un suo errore, la cui responsabilità non va dimenticata ma accompagnata». Si tratta dunque di agire per «il reinserimento sociale», un compito primario «dell’ente locale», come ha evidenziato nel suo intervento Elio Tomassetti, presidente del XII municipio. Ancora, i saluti di Massimiliano Maselli, assessore ai Servizi sociali, disabilità e terzo settore della Regione Lazio, che ha posto l’accento sul «valore fondamentale dell’alleanza tra le istituzioni e il mondo del volontariato e del terzo settore per garantire a tutti la speranza di una vita migliore».

Ad aprire il momento di presentazione del nuovo immobile destinato all’accoglienza era stato Paolo Bencetti, commissario straordinario dell’Opera Ronconi-Pennesi, ricordando «l’intuizione illuminata di 2 donne straordinarie, Guglielmina Ronconi e Evelina Pennesi, che per prime operarono con l’apostolato nelle carceri, con il sogno poi di costruire un luogo di accoglienza per le donne e i loro figli una volta fuori dal luogo di pena». Il villino “La Palma” rappresenta dunque oggi il concretizzarsi di quel sogno, con 5 appartamenti autonomi per un totale di 16 posti letto. Oltre all’alloggio, l’Opera propone un accompagnamento personalizzato per l’inclusione socio-lavorativa, il rafforzamento delle competenze personali, la costruzione di percorsi di autonomia e responsabilità. Accanto ai lavori di ristrutturazione dello stabile che hanno riguardato l’efficientamento energetico con la posa in opera del cappotto termico e la sostituzione di infissi e persiane, infatti, è stato portato a termine, fanno sapere i referenti dell’Opera, «un “cantiere pastorale” per preparare una presenza capace di accompagnare le persone nel loro cammino di reinserimento», in sinergia con il Servizio per la pastorale carceraria della diocesi e della XXX prefettura e con la Caritas diocesana.

10 dicembre 2025

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