Mercoledì 10 Dicembre 2025 16:12
Lavoro e fragilità, presentato alla Camera l’intergruppo parlamentare
Focus su disabilità, cronicità e malattie rare. Da Anmar progetto 'Fit For Work 2.0'
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Roma. “Promuovere politiche che favoriscano inclusione lavorativa, benessere organizzativo, tutela dei diritti, prevenzione delle discriminazioni e valorizzazione della qualità della vita delle persone con disabilità, cronicità o malattie rare”. Sono gli obiettivi dell’Intergruppo Parlamentare ‘Lavoro e Fragilità. Focus su disabilità, cronicità e malattie rare’, la cui costituzione nasce “dalla consapevolezza che il sistema Paese sta affrontando una trasformazione profonda: l’aumento delle condizioni di cronicità e fragilità, l’evoluzione del mercato del lavoro e la crescente richiesta di tutela dei lavoratori con bisogni specifici che rendono necessario uno spazio politico stabile, qualificato e bipartisan, capace di proporre soluzioni concrete e visioni moderne”. L’iniziativa, promossa dall’onorevole Silvio Giovine, è stata presentata oggi a Roma presso la Sala Tatarella della Camera dei deputati.
“Vogliamo costruire un luogo in cui il Parlamento possa dialogare in modo strutturato con associazioni, comunità scientifica, parti sociali e mondo produttivo- ha detto l’on. Giovine, membro dell’XII Commissione (Lavoro pubblico e privato)- perché la sfida della fragilità e della cronicità non riguarda solo la sanità ma tocca il cuore del sistema lavoro, della produttività nazionale e della coesione sociale. L’Intergruppo nasce per ascoltare, comprendere e trasformare in proposte legislative ciò che oggi rappresenta un’urgenza reale per milioni di cittadini”. L’intergruppo si propone infatti come luogo di confronto permanente tra rappresentanti bipartisan della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, Associazioni di Pazienti, Società Scientifiche, organizzazioni sindacali, enti sociali e attori del mondo produttivo. L’obiettivo è promuovere politiche che favoriscano inclusione lavorativa, benessere organizzativo, tutela dei diritti, prevenzione delle discriminazioni e valorizzazione della qualità della vita delle persone con disabilità, cronicità o malattie rare. “Una sfida complessa- ha fatto sapere- che richiede un approccio integrato tra lavoro, salute e welfare, e che non può prescindere da un solido supporto scientifico e da un aggiornamento costante del quadro conoscitivo”.
In questo contesto si inserisce anche la presentazione del progetto ‘Fit for Work 2.0’ di ANMAR (Associazione Nazionale Malati Reumatici), illustrato nel corso della stessa conferenza. “Il progetto rappresenta un esempio concreto di come l’Intergruppo intenda operare: fornire alle istituzioni strumenti aggiornati, analisi fondate e dati affidabili su cui costruire politiche efficaci. ‘Fit for Work 2.0’ è un tassello fondamentale per comprendere davvero l’impatto che la cronicità ha sul lavoro- ha spiegato Silvia Tonolo, presidente di ANMAR- e la sua presentazione oggi, nel contesto della nascita dell’Intergruppo, rafforza il messaggio che pazienti e Istituzioni devono camminare insieme. I dati ci permettono non solo di garantire cure adeguate, ma anche di personalizzarle, assicurando ad ogni persona fragile una piena cittadinanza lavorativa”.
‘Fit for Work 2.0’ nasce dunque dall’esigenza di aggiornare lo studio condotto nel 2012 sull’impatto economico delle patologie muscolo-scheletriche. Oggi, a oltre dieci anni di distanza, l’invecchiamento della popolazione, la diffusione delle malattie croniche, l’introduzione di nuove modalità di lavoro, l’evoluzione normativa e l’adozione di strumenti digitali “rendono indispensabile una fotografia attuale delle ricadute di queste patologie sulla produttività, sulle imprese e sulla sostenibilità del welfare. Lo studio offrirà evidenze utili non solo alla comunità scientifica, ma soprattutto ai decisori politici, agli enti previdenziali e alle istituzioni sanitarie, chiamati a progettare misure adeguate alle esigenze dei lavoratori fragili”.
‘Fit for Work 2.0’ nasce dunque dall’esigenza di aggiornare lo studio condotto nel 2012 sull’impatto economico delle patologie muscolo-scheletriche. Oggi, a oltre dieci anni di distanza, l’invecchiamento della popolazione, la diffusione delle malattie croniche, l’introduzione di nuove modalità di lavoro, l’evoluzione normativa e l’adozione di strumenti digitali “rendono indispensabile una fotografia attuale delle ricadute di queste patologie sulla produttività, sulle imprese e sulla sostenibilità del welfare. Lo studio offrirà evidenze utili non solo alla comunità scientifica, ma soprattutto ai decisori politici, agli enti previdenziali e alle istituzioni sanitarie, chiamati a progettare misure adeguate alle esigenze dei lavoratori fragili”.
La presentazione dello studio proprio in occasione della nascita dell’intergruppo permette di “chiudere idealmente un cerchio: da un lato la politica che afferma la necessità di un nuovo percorso istituzionale dedicato al rapporta tra fragilità e lavoro- hanno spiegato i promotori- dall’altro un progetto scientifico che fornisce gli strumenti per affrontare quella stessa sfida in modo concreto, misurabile e orientato all’impatto”.
La sinergia tra intergruppo e progetto ‘Fit for Work 2.0’ conferma la volontà di costruire un nuovo modello di collaborazione tra Parlamento, associazioni, mondo produttivo e comunità scientifica, per garantire alle persone fragili non solo adeguata protezione sanitaria, ma anche reale inclusione professionale, opportunità di sviluppo e piena partecipazione alla vita sociale ed economica dal Paese”, hanno concluso.
