Mercoledì 10 Dicembre 2025 16:12
Verso il Giubileo dei detenuti, l’appello delle associazioni: «Clemenza e umanità»


La richiesta di un provvedimento che permetta la riduzione immediata del numero dei reclusi: circa 63.500, stipati nei 46.500 posti effettivamente disponibili. 74 i suicidi accertati nel 2025
L'articolo
Verso il Giubileo dei detenuti, l’appello delle associazioni: «Clemenza e umanità»
proviene da RomaSette
.
#in italia #solidarietà #appello delle associazioni #chiediamo clemenza e umanità nelle carceri italiane #giubileo dei detenuti #vetrina
leggi la notizia su RomaSette


«Chiediamo clemenza e umanità nelle carceri italiane». La richiesta arriva alla vigilia del Giubileo dei detenuti – dal 12 al 14 dicembre -, da un gruppo di 18 associazioni e organizzazioni – tra cui Acli, Antigone, Gruppo Abele, Legacoop sociali e molte altre ancora -, in un appello indirizzato al Parlamento, al presidente della Repubblica, al ministero della Giustizia e ai magistrati di sorveglianza, che porta la data del 10 dicembre, Giornata mondiale dei diritti umani. Il punto di partenza è la condizione «drammatica» negli istituti penitenziari, dove si contano circa 63.500 detenuti stipati nei 46.500 posti effettivamente disponibili.
Le conseguenze le raccontano i dati: nel 2025, riferiscono i promotori dell’appello, «ci sono già stati 74 suicidi di persone detenute (oltre a due suicidi di agenti di polizia penitenziaria e due di operatori sociali) e 47 decessi le cui cause sono ancora da accertare. Nel 2024 i Tribunali di sorveglianza hanno accolto oltre 5.800 istanze per condizione di detenzione disumana e degradante, contraria all’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti umani sulla proibizione della tortura. Il carcere – aggiungono – si è chiuso drammaticamente all’esterno, i detenuti trascorrono in celle inabitabili quasi l’intera giornata e la comunità esterna è disincentivata a collaborare. Una situazione che crea uno stato di frustrazione e burnout anche nelle persone che lavorano all’interno del contesto penitenziario», è la denuncia.
Di qui l’appello al Parlamento perché approvi «un provvedimento di clemenza che permetta la riduzione immediata del numero dei reclusi»; al presidente della Repubblica «perché eserciti una consistente concessione di grazie come alcuni dei suoi predecessori»; ai magistrati di sorveglianza «affinché concedano per questo Natale tutti i giorni di permesso premio disponibili ai detenuti che già ne godono». Ancora, si invita il ministero della Giustizia a «umanizzare, come sancito dalla Costituzione e dalle convenzioni per i diritti dell’uomo, e modernizzare l’esecuzione della pena», e ad «aprire il più possibile il carcere al mondo del volontariato, alle associazioni, alle cooperative, agli enti locali, alle scuole, alle università».
In vista del Giubileo dei detenuti, le organizzazioni che sottoscrivono l’appello ricordano anche le parole di Francesco che nella Bolla di indizione proponeva ai governi di assumere nell’anno del Giubileo «iniziative che restituiscano speranza; forme di amnistia o di condono della pena volte ad aiutare le persone a recuperare fiducia in sé stesse e nella società; percorsi di reinserimento nella comunità a cui corrisponda un concreto impegno nell’osservanza delle leggi». Un’esortazione, evidenziano, «a cui, ad oggi, non è stato dato alcun seguito concreto».
Associazioni di volontariato, enti del terzo settore, operatori, volontari, cittadini, organizzazioni della società civile e «tutti coloro che ritengono che da questa drammatica situazione si debba uscire una volta per tutte, e che sono disponibili a dare un loro contributo», sono convocati quindi a un appuntamento organizzato dai promotori dell’appello: un’assemblea pubblica sul tema, in programma il 6 febbraio 2026 a Roma.
10 dicembre 2025
L'articolo
Verso il Giubileo dei detenuti, l’appello delle associazioni: «Clemenza e umanità»
proviene da RomaSette
.