Presentate le nuove proposte legate al sacerdote romano fidei donum in Turchia, ucciso nel febbraio 2006. La sinergia con l'Ufficio cultura e informazioni dell'ambasciata di Turchia a Roma. L'auspicio di Reina: «Riuscire a portare i giovani della diocesi»

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Nel 2026 gli itinerari biblici e patristici dell’Opera romana pellegrinaggi (Orp) si arricchiscono di sette nuove proposte che riguardano in modo particolare la Turchia, meta a novembre del primo viaggio apostolico di Papa Leone XIV. Novità assoluta i due pellegrinaggi sulle orme di don Andrea Santoro, sacerdote fidei donum della diocesi di Roma ucciso a Trabzon il 5 febbraio 2006. Il primo è in programma nel nord del Paese dal 6 al 12 aprile nel ventennale della morte. Un viaggio da Trebisonda a Costantinopoli, l’odierna Istanbul, passando per Nicea. Il secondo itinerario, intitolato “Turchia, il dono di don Andrea”, prevede una tappa anche a Urfa, l’antica Edessa, per ripercorrere il cammino del presbitero romano e ascoltare le testimonianze di chi lo ha conosciuto.

Le novità sono state illustrate questa mattina, 11 dicembre, nella Sala degli Imperatori del Palazzo apostolico lateranense durante il convegno “1.700 anni dalla celebrazione del primo concilio di Nicea”, occasione per presentare la sinergia nata tra l’Orp e l’Ufficio cultura e informazioni dell’ambasciata della Turchia a Roma. Gli altri itinerari, illustrati da Carmen Salvemini dell’Orp, spaziano dal pellegrinaggio più noto in Cappadocia a quello incentrato sui luoghi di san Paolo, da quello alla scoperta dei luoghi dei primi Concili (oltre Nicea, Costantinopoli, Efeso e Calcedonia) alla novità del pellegrinaggio che parte dalla Turchia e termina nella grotta sull’isola greca di Patmos dove l’apostolo Giovanni ebbe le rivelazioni e scrisse il Libro dell’Apocalisse.

Agli inizi di novembre anche il cardinale vicario Baldo Reina è stato in Turchia per il pellegrinaggio diocesano che ha anticipato di qualche giorno il viaggio apostolico di Leone. Grazie al Papa, ha osservato il porporato, è stato possibile apprezzare «il ruolo strategico della Turchia in termini geopolitici. Se in un contesto così particolare, così delicato, riuscissimo a lanciare qualche segno di pace, sarebbe molto bello». Dal vicario l’auspicio «di riuscire a portare in Turchia anche i giovani della diocesi». Immediata la risposta del vice direttore dell’Orp, Pietro Antonelli, il quale ha specificato che si «sognano tante attività da fare con i giovani».

Per suor Rebecca Nazzaro, direttrice dell’Ufficio per la pastorale del pellegrinaggio – Opera romana pellegrinaggi, la Turchia rappresenta «un ponte tra Oriente e Occidente e un pellegrinaggio in quella terra ha la valenza di scoprire la convivenza pacifica tra popoli con culture, storie e religioni diverse. Una testimonianza che si può vivere in armonia e comunione rispettando le proprie identità».

Il 22 dicembre alle 21.30 Rai Storia manderà in onda “Nicea, il Concilio dell’imperatore” di Cristoforo Gorno, conduttore e autore Rai, per il quale «è essenziale vedere con i propri occhi i luoghi delle nostre origini». La Turchia è «terra di accoglienza e condivisione», ha sottolineato Zeynep Selvi, consigliere dell’ambasciata di Türkiye, riflettendo che la collaborazione con l’Orp «mira a sottolineare il forte spirito di unità e fratellanza tra i nostri popoli».

11 dicembre 2025

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