Giovedì 11 Dicembre 2025 14:12
Roma ospiterà il Congresso Mondiale dei Pride 2027: un ritorno storico per il movimento LGBTQIA+ globale
Roma scelta per ospitare il Congresso Mondiale dei Pride nel 2027 Il Roma Pride e il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli annunciano con orgoglio che Roma ospiterà, nel novembre 2027, il 45º Annual General Meeting & World Conference (GM&WC) di InterPride, il Congresso Mondiale dei Pride: il più importante appuntamento internazionale per le organizzazioni [...]
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Il Roma Pride e il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli annunciano con orgoglio che Roma ospiterà, nel novembre 2027, il 45º Annual General Meeting & World Conference (GM&WC) di InterPride, il Congresso Mondiale dei Pride: il più importante appuntamento internazionale per le organizzazioni LGBTQIA+ di tutto il mondo. La candidatura, promossa proprio dal Roma Pride e dal Circolo Mario Mieli, è stata selezionata dai delegati internazionali dell’ultimo Congresso InterPride tra diverse proposte, confermando il ruolo politico e simbolico della Capitale nel percorso globale per i diritti LGBTQIA+.
A più di 25 anni dal WorldPride del 2000, Roma torna al centro della scena mondiale: un luogo dove storie, culture e generazioni si incontrano. Roma 2027 sarà un momento chiave per rafforzare unità, solidarietà e celebrazione della diversità, affrontando insieme le sfide che ancora oggi segnano le comunità LGBTQIA+.

Dal 1994, anno del primo Roma Pride organizzato dal Circolo Mario Mieli, il movimento romano porta avanti un impegno costante fatto di attivismo, visibilità e partecipazione. Un percorso che ha già portato alla realizzazione del WorldPride 2000 e dell’EuroPride 2011.
Lo spirito di Roma 2027 si ispira anche a eventi globali recenti, come il Pride di Budapest 2025, a cui hanno partecipato oltre 200.000 persone da tutta Europa contro il divieto imposto dal governo Orban, dimostrando la capacità del movimento LGBTQIA+ di unirsi e resistere. In Ungheria, per la prima volta, l’organizzatore del Pride di Pécs è stato incriminato solo per aver promosso la manifestazione.
Situazioni critiche persistono anche in altri Paesi: in Turchia i Pride vengono spesso vietati e gli attivisti arrestati; in Bulgaria le manifestazioni sono attaccate da gruppi di estrema destra; mentre in Germania, Regno Unito e Stati Uniti si registrano segnali di regressione dei diritti, soprattutto nei confronti delle persone trans. In molti Paesi di Asia e Africa, invece, l’omosessualità è ancora considerata un reato.
La conferenza del 2027 durerà quattro giorni e includerà workshop, plenarie, caucus tematici, momenti di networking e attività culturali aperte alla città. Parteciperanno 600 delegatə internazionali provenienti da oltre 400 organizzazioni membro di InterPride. Sarà un luogo di confronto su temi cruciali: diritti umani, salute, educazione, sicurezza, migrazioni, politiche di inclusione, ambiente, accessibilità, violenza di genere e strategie comuni per un movimento globale sempre più solido.
Le registrazioni apriranno a ottobre 2026.
«Accogliere la GM&WC 2027 è un onore e una grande responsabilità» – dichiara Mario Colamarino, Presidente del Circolo Mario Mieli e Portavoce del Roma Pride. «Roma è una città di pluralità e storie intrecciate, e viviamo in un momento in cui le destre vogliono vederci scomparire: cancellano diritti, promuovono campagne anti-trans globali, negano diritti fondamentali alle famiglie LGBTQIA+ e ai loro figli, ostacolano l’educazione affettiva e sessuale proprio mentre i contagi da HIV e altre malattie sessualmente trasmissibili tornano a salire».
Secondo Colamarino, la scelta di Roma è un segnale forte e rappresenta una sfida diretta al governo italiano: «Gli occhi dell’Europa e del mondo sono puntati sull’Italia, con grande attenzione e preoccupazione per lo stato dei diritti LGBTQIA+, delle libertà civili e della libertà di stampa. Roma 2027 sarà l’occasione per dimostrare che la nostra comunità esiste, resiste e costruisce futuro».
Colamarino aggiunge: «Il percorso verso il 2027 sarà un’occasione per rafforzare la struttura politica e organizzativa dei Pride italiani, creare una rete nazionale efficace e definire strategie comuni. Roma 2027 sarà un laboratorio politico, sociale e culturale: il cuore dei Pride nel mondo torna a battere insieme».
«Ringraziamo Roma Pride per la loro leadership, la dedizione e l’impegno costante nel promuovere uguaglianza e inclusione. Il Congresso del 2027 comprenderà workshop di formazione, caucus tematici, plenarie, attività organizzative, networking, ricevimenti e un gala, insieme a momenti per conoscere la cultura locale».
Un giorno prima dell’apertura ufficiale si terrà un programma pre-conference dedicato a persone trans, non-binary, gender non-conforming, intersex e BIPOC, con pratiche e strategie di advocacy condivise. È prevista anche la partecipazione virtuale per chi non potrà essere presente.
«Lavoreremo insieme per rendere il Congresso 2027 un’esperienza straordinaria per gli organizzatori dei Pride di tutto il mondo».
L’organizzazione della conferenza è affidata a InterPride e al Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, che sarà local host dell’evento.

Contatti e collaborazioni
congressomondialepride27@romapride.it
info@mariomieli.org
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