La II edizione della piccola olimpiade nella sezione femminile del carcere avrebbe dovuto svolgersi il 12 dicembre. Lo stop in conseguenza della morte, nella notte, di una detenuta

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Avrebbero dovuto svolgersi oggi, 12 dicembre, a Rebibbia Femminile i “Giochi della Speranza”. Una sorta di piccola olimpiade promossa da Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport, Dipartimento amministrazione penitenziaria e rete di magistrati “Sport e Legalità” – con il patrocinio del dicastero pontificio per il Servizio dello sviluppo umano integrale -, alla seconda edizione. L’appuntamento è stato rinviato a data da destinarsi a motivo del decesso di una detenuta avvenuto nella notte, per cause ancora da accertare. Una decisione presa «in segno di lutto e per rispetto dei familiari della detenuta», spiegano gli organizzatori.

«Mi rendo conto di quanto possa essere difficile tenere accesa la speranza in un momento del genere, ma resta la convinzione di voler riproporre questa iniziativa che voleva essere un momento di sollievo, di relazione, rieducazione e crescita personale, per le detenute. Una giornata di normalità – afferma Daniele Pasquini, presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport -. Dopo quello che è successo oggi possiamo renderci conto di quanto ci sia bisogno di un po’ di normalità. Oggi – prosegue – è stato giusto rimandare: questo è un giorno di lutto non di gioia. Ma rimanderemo questo evento a un’altra occasione perché “I Giochi della Speranza” devono continuare a esistere. Abbiamo anche deciso di rispettare un minuto di silenzio e di preghiera qui davanti al carcere di Rebibbia per la morte della detenuta. Una sosta per fermarci a riflettere sul quanto è successo – conclude – senza essere travolti dagli eventi come spesso ci capita».

12 dicembre 2025

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