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Venerdì 12 Dicembre 2025 17:12

Il Ponte dell’industria intitolato a Francesco d’Assisi



La struttura che collega Ostiense e Marconi, completamente rinnovata dopo l'incendio dell'ottobre 2021, con una statua in bronzo dedicata al patrono d'Italia. Il cardinale Reina: «Invito a camminare insieme». Il sindaco Gualtieri: «Il metodo Giubileo»

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Per i romani è da sempre il “Ponte di ferro”, anche se per la toponomastica è il Ponte dell’Industria. O per lo meno lo era fino a oggi. Questa mattina, infatti, 12 dicembre, lo storico ponte costruito alla fine del 1800 che collega i quartieri Ostiense e Marconi è stato intitolato a san Francesco d’Assisi. Contestualmente è stata inaugurata una nuova statua bronzea dedicata al patrono d’Italia di cui il prossimo anno ricorre l’800° anniversario della morte. A grandezza naturale, raffigura il poverello d’Assisi con il volto e le braccia tesi verso l’alto.

La statua è stata benedetta dal cardinale vicario Baldo Reina, il quale ha riflettuto che, oltre alla povertà, la testimonianza più potente di san Francesco è la fraternità. «Viviamo in un’epoca in cui le relazioni sono segnate da molteplici sofferenze – ha affermato -, con una violenza diffusa nel mondo e anche nella nostra città. Francesco ancora oggi ci invita a sentirci fratelli, a vivere gli uni la sofferenza degli altri, a camminare insieme e a costruire percorsi di autentica amicizia». Alla fine del Giubileo della Speranza, con le Porte Sante che chiuderanno tra meno di un mese, l’auspicio del porporato è che «si aprano quelle del cuore, per vivere la fraternità».


(foto: diocesi di Roma/Gennari)
Distrutto da un incendio nell’ottobre 2021, il ponte è stato ricostruito con i fondi del Giubileo, per un totale di 18 milioni di euro, e riaperto nel marzo scorso. I lavori sono stati eseguiti dal Gruppo FS Italiane, attraverso la società operativa Anas. A fine novembre sono state ricollocate anche le storiche arcate dei primi del 900, interessate da importanti lavori di restauro. Un intervento che ha «salvato un’opera storica rendendola anche capace di avere maggiore capienza per far transitare il trasporto pubblico e avere una passerella ciclo-pedonale», ha affermato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Ha sottolineato che anche in questo caso «il metodo Giubileo» basato sulla collaborazione istituzionale tra governo, Campidoglio e Santa Sede «si è dimostrato brillante». Per la realizzazione del ponte, ha rimarcato l’amministratore delegato di Anas Claudio Andrea Gemme, «sono state utilizzate le tecnologie più moderne».

Per Alfredo Mantovano, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, intitolare al patrono d’Italia «un ponte dove passano milioni di persone significa anche ricordare che san Francesco è una strada per tutti, che il suo massaggio non è per pochi. Da questo ponte materiale e dal ponte che san Francesco ha realizzato fra la terra e il cielo possono passare tutti». Il vicepresidente del Consiglio e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, dopo aver annunciato che lo sciopero indetto dai sindacati ha registrato «bassissime percentuali di adesioni», guardando verso il ponte ha auspicato che «il sistema Paese permetta di farne molti altri. I costruttori di ponti sono costruttori di pace. Conto che i miliardi dell’Europa più che nelle armi vengano investiti nelle infrastrutture».

La cerimonia odierna si configura come un collegamento ideale che segna un “passaggio di testimone” tra il Giubileo della Speranza e le imminenti celebrazioni in occasione dell’800° anniversario della morte di san Francesco d’Assisi. Davide Rondoni, presidente del comitato nazionale per la celebrazione, ha spiegato che «intitolare un ponte a san Francesco simboleggia la sua figura di “uomo ponte” e l’importanza dei segni visibili per richiamare le realtà invisibili essenziali della vita».

12 dicembre 2025

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