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Venerdì 12 Dicembre 2025 23:12

“Wilde come se” di Roberto Ippolito al Teatro della Dodicesima: immersione nell’era vittoriana con il romanzo

Appuntamento giovedì 18 dicembre alle 18.30 a Roma Spinaceto organizzato dalla Libreria del Sole, ingresso...

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Appuntamento giovedì 18 dicembre alle 18.30 a Roma Spinaceto organizzato dalla Libreria del Sole, ingresso libero. Dialogo con Tiziana Forzano. Portate alla luce con anni di ricerche le vicende non conosciute di un soldato condannato a morte e di Oscar Wilde, finiti nello stesso carcere

L’Ottocento si avvia alla fine: in Inghilterra un giovane corona il sogno di entrare nelle guardie reali, mentre un drammaturgo e poeta spopola. Eppure… succede quello che Roberto Ippolito racconta con il romanzo “Wilde come se” pubblicato da Sem Feltrinelli. Il romanzo viene presentato giovedì 18 dicembre 2025 alle 18.30 al Teatro della Dodicesima a Roma Spinaceto, in Via Carlo Avolio 60, ingresso libero, con l’organizzazione della Libreria del Sole di Francesca Di Nardo. L’autore dialoga con Tiziana Forzano, docente di Storia della filosofia moderna e contemporanea nella Pontificia Università S. Tommaso d’Aquino.

Questa è la tappa di Natale della serie di incontri per il libro che porta alla luce una miriade di fatti e comportamenti non conosciuti in seguito ad anni di ricerche in tutte le direzioni, in particolare sui giornali del diciannovesimo secolo. Infatti ogni parola di “Wilde come se”, si legge nel risvolto, “deriva dalla documentazione raccolta”. Pertanto: “Nessuna fantasia. Purtroppo”. Il precedente titolo di Roberto Ippolito è “Delitto Neruda” (Chiarelettere) che ha rivelato la morte non naturale del poeta cileno premio Nobel.

I protagonisti del romanzo proposto al Teatro della Dodicesima sono dunque due. Il primo a entrare in scena è Charles Thomas Wooldridge, diventato soldato con il reggimento dei Blues a Buckingham Palace e Windsor; poi si sposa benché non autorizzato dai superiori. L’altro è Oscar Wilde: con le sue commedie e il fascino personale compie una cavalcata vincente nella scena culturale. Ma è un bersaglio dei conservatori e dei benpensanti nell’era vittoriana.

I due destini, al centro della conversazione di Roberto Ippolito con Tiziana Forzano, sono lontani. E lo saranno le loro tragedie. Charles è ossessionato dallo spettro della gelosia: uccide ferocemente la moglie ed è condannato a morte. Oscar è perseguitato da un marchese timoroso per l’avvio del figlio all’omosessualità. Processato, è accusato di immoralità addirittura per la condotta del suo personaggio di fantasia, Dorian Gray. Subisce due anni di devastanti lavori forzati per “grave indecenza”.

Il potere schiaccia il poeta, in una storia in cui entrano anche George Bernard Shaw, William Butler Yeats, Arthur Conan Doyle, Émile Zola, André Gide e Henri de Toulouse-Lautrec. I due protagonisti finiscono a Reading Gaol, la prigione che porta alla pazzia per l’isolamento dei detenuti. Sulla quarta di copertina di “Wilde come se” c’è questa citazione: “Quel tale deve oscillare”. Oscar Wilde è sconvolto dalla rivelazione che il suo compagno di cella a Reading Gaol sarà impiccato.

Due uomini reietti, spinti fuori dal cuore del mondo, che si incrociano come due navi ormai spacciate mentre attraversano una tempesta: Oscar vede così sé stesso e il soldato in blu. Incamera il dolore dell’altro. Annientato dall’umiliazione pubblica, ha però la forza di comporre “La ballata del carcere di Reading”, versi struggenti e disperati sulla crudeltà della giustizia che uccide e sui soprusi fra le sbarre.

Roberto Ippolito è scrittore, giornalista e organizzatore culturale. In precedenza ha firmato libri d’inchiesta sulla legalità e la cultura, come “Ignoranti” e “Abusivi” (Chiarelettere) o “Evasori” e “Il Bel Paese maltrattato” (Bompiani). È ideatore di eventi che portano la cultura tra la gente nei luoghi più vari. Ha lavorato per “La Stampa” e, con incarichi direttivi, per il Festival dell’economia di Trento, la Confindustria e la Luiss dove ha anche insegnato alla Scuola superiore di giornalismo.

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