Lunedì 15 Dicembre 2025 11:12
La visita pastorale di Reina a Santa Maria Madre del Redentore


«Annunciare il Vangelo in questo territorio con le sue luci e le sue ombre». Comunità accanto ai giovani con l'oratorio e il doposcuola. Il centro di ascolto cuore dell'impegno di carità
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Spicca verso il cielo con la sua forma di vela il campanile della chiesa di Santa Maria Madre del Redentore, a Tor Bella Monaca, dove il cardinale vicario Baldo Reina ha concluso la visita pastorale domenica pomeriggio, 14 dicembre, dopo un primo incontro con la comunità nel giorno dell’Immacolata. Internamente, a sorreggere idealmente la struttura, il crocifisso che appare come un albero maestro.
Può essere allora la metafora di un numeroso equipaggio a raccontare la parrocchia cui il cardinale ha chiesto di condividere «una grande responsabilità» ovvero quella «dell’annuncio del Vangelo in questo territorio con le sue luci e le sue ombre». Per Reina infatti «il compito di evangelizzare» riguarda tutti perché «in una parrocchia non ci sono spettatori ma siamo tutti coinvolti», animati dal «coraggio che ci viene dal nostro Dio che ama il Suo popolo e non lo abbandona»; da qui, il monito del porporato ad incontrare «coloro che sono in attesa di una parola di gioia e di speranza, quella che magari adesso stanno cercando su altre strade». Centrale nell’omelia del vicario «il tema della testimonianza cristiana» che in parrocchia «i vari gruppi, le associazioni e le realtà» rendono concreta per «dire l’agire e l’opera salvifica di Dio».
Proprio in questa direzione operano le 4 comunità Neocatecumenali presenti a Santa Maria Madre del Redentore poiché, come spiega Roberta, una delle referenti, «il fine, in funzione del nostro carisma, è evangelizzare e cioè annunciare Gesù Cristo al di fuori»; non si tratta quindi di svolgere «attività specifiche ma di incontrare le persone concretamente nelle loro abitazioni – continua -: è un’esperienza meravigliosa perché c’è il desiderio di incontrare quell’Amore che noi vogliamo comunicare».
Un altro strumento per dire concretamente il Vangelo è il centro Caritas parrocchiale intitolato a Santa Giovanna Antida Thouret, fondatrice dell’ordine delle Suore della Carità, visitato dal cardinale prima della celebrazione eucaristica delle 18.30, attivo con il centro di ascolto e la distribuzione di pacchi viveri ogni lunedì, giovedì e venerdì mattina. Sono altri due gli ordini religiosi femminili operativi in parrocchia: ci sono le Suore missionarie della carità di Madre Teresa di Calcutta e le Figlie di Maria Ausiliatrice.
Queste ultime sono responsabili delle attività dell’oratorio aperto dal lunedì al venerdì dalle 15 «per l’aiuto nei compiti offerto a bambini e ragazzi da 7 volontari del Servizio civile e da volontari adulti – spiega suor Paola -; dalle 16.30 si aprono i cancelli e cerchiamo di accogliere i più giovani vivendo l’esperienza dell’oratorio di Valdocco e di don Bosco, cioè col gioco ma anche con una parola all’orecchio per orientare i ragazzi ad essere onesti cittadini, secondo l’insegnamento di don Bosco, appunto, curando molto la relazione».
Afferiscono all’oratorio anche le attività sportive della Polisportiva salesiana, con la proposta del calcio a 5 e della danza, e le attività dell’”estate ragazzi”. «Cerchiamo di dare e fare il massimo», afferma il parroco don Giulio Barbieri, che guida la parrocchia da 1 anno dopo essere stato però qui viceparroco per 8 anni in passato. «Questo è un quartiere complesso, con problematiche note – dice il sacerdote – ma è anche pieno di cose belle da valorizzare».
15 dicembre 2025
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