Martedì 16 Dicembre 2025 09:12
Kasper: la riscoperta della Chiesa locale, eredità del Concilio


L’intervento del cardinale alla presentazione del nuovo libro di monsignor Insero alla Gregoriana dedicato al Vaticano II. L'invito a guardare alle realtà ecclesiologiche giovani, più dinamiche
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Kasper: la riscoperta della Chiesa locale, eredità del Concilio
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Una Chiesa in missione costante, quotidiana, in ogni aspetto della vita di ogni fedele. Era l’obiettivo del Concilio Vaticano II ed è, a sessant’anni dalla sua conclusione, il filo rosso che attraversa il nuovo volume di monsignor Walter Insero, “La missione al cuore del Vaticano II. Una rilettura ecclesiologica” (Cittadella Editrice, Assisi 2025), presentato nel pomeriggio di ieri, 15 dicembre, alla Pontificia Università Gregoriana, dove l’autore è docente alla facoltà di Teologia.
«Il tema della Chiesa missionaria è più attuale che mai», ha spiegato durante la presentazione il cardinale Walter Kasper, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. «Il Concilio – ha raccontato – riuscì ad arrivare alla consapevolezza che la missione della Chiesa non è solo predicare il Vangelo, ma farlo con un senso molto più profondo, proseguendo la storia della salvezza in cui Cristo è quotidianamente presente».
Secondo il porporato, inoltre, la Chiesa sta riscoprendo oggi il concetto di «Chiesa locale, perché la missione si fa nei luoghi, con le persone e questo è molto presente nel testo di Insero». In tal senso, una delle tante eredità del Concilio Vaticano II è quella di «riuscire a essere Chiesa locale e missionaria con le specificità dei vari Paesi, delle varie Conferenze episcopali, fino ad arrivare alle varie diocesi, alle parrocchie e alle più piccole comunità. Staccarsi per esempio – ha spiegato Kasper – da una concezione solo universale della Chiesa, per arrivare a quelle particolari». Il cardinale ha sottolineato che oggi bisogna guardare non solo alla tradizione, ma anche alle realtà ecclesiologiche giovani, più dinamiche, il che non significa «che esiste una nuova Chiesa, ma che siamo in cammino, in evoluzione, perché la missione è un qualcosa di dinamico e carismatico».
Padre Amaury Begasse de Dhaem, decano della facoltà di Teologia della Gregoriana, citando Paolo VI ha ricordato che quella di sessant’anni fa «non fu un discussione fine a sé stessa, bensì tesa a ravvivare la fede di ogni cristiano, l’amore per il Signore, rimanendo accanto al prossimo», dunque ribadendo il ruolo di «una Chiesa missionaria per natura». E proprio la missionarietà di una «Chiesa che non può che essere tale» è stata sottolineata anche da don Dario Vitali, docente di Ecclesiologia alla Gregoriana. «Un testo del genere ci fa riscoprire la natura più profonda» del decreto conciliare “Ad gentes”: «La Chiesa non fa missione, è missione».
A conclusione della presentazione – moderata dalla giornalista Cristiana Caricato -, monsignor Insero ha ricordato che la sua opera «è nata da una profonda gratitudine verso i Padri conciliari. Oggi la Chiesa è chiamata a nuove sfide, soprattutto se pensiamo al primo discorso di Papa Leone XIV che, appena eletto, disse al mondo e ai cattolici di Roma che “dobbiamo cercare insieme come essere Chiesa missionaria”». Secondo Insero, «le prime parole dell’attuale pontefice hanno una grande e profetica continuità con le parole, gli atti, i documenti, gli insegnamenti dei Padri conciliari, a ulteriore conferma di quanto il Vaticano II sia attualissimo».
16 dicembre 2025
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