Martedì 16 Dicembre 2025 16:12
Ucraina: i leader Ue appoggiano il piano di pace di Trump


Diffusa una dichiarazione firmata dai presidenti di Consiglio e Commissione e dai rappresentanti di diversi Stati. Accordo su una «forza multinazionale» a guida europea. Sostegno a Zelensky
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Diffusa nella serata di ieri, 15 dicembre, una dichiarazione firmata dai presidenti di Consiglio europeo e Commissione europea, rispettivamente Antonio Costa e Ursula von der Leyen, e dal primo ministro Frederiksen (Danimarca), dai presidenti Stubb (Finalndia) e Macron (Francia), dal cancelliere federale tedesco Merz, dalla premier italiana Meloni e dai primi ministri Schoof (Paesi Bassi), Støre (Norvegia), Tusk (Polonia), Kristersson (Svezia9 e Starmer (Regno Unito). Il tema: il futuro dell’Ucraina.
I leader europei, si legge nel testo, «hanno accolto con favore i significativi progressi negli sforzi del presidente Trump per garantire una pace giusta e duratura in Ucraina. Hanno inoltre accolto con favore la stretta collaborazione tra i team del presidente Zelensky e del presidente Trump, nonché con i team europei, negli ultimi giorni e settimane. Hanno concordato di collaborare con il presidente Trump e il presidente Zelensky per raggiungere una pace duratura che preservi la sovranità ucraina e la sicurezza europea». Ancora, «i leader hanno apprezzato la forte convergenza tra Stati Uniti, Ucraina ed Europa».
Accordo, da parte dei rappresentanti Ue, sul fatto che «garantire la sicurezza, la sovranità e la prosperità dell’Ucraina è fondamentale per la più ampia sicurezza euro-atlantica». L’Ucraina e il suo popolo, si legge nella dichiarazione, «meritano un futuro prospero, indipendente e sovrano, libero dal timore di una futura aggressione russa. Sia i leader statunitensi che quelli europei – prosegue il testo – si sono impegnati a collaborare per fornire solide garanzie di sicurezza e misure di sostegno alla ripresa economica dell’Ucraina nel contesto di un accordo sulla fine della guerra». In concreto, questo includerebbe l’impegno a «fornire un supporto continuo e significativo all’Ucraina per rafforzare le sue forze armate, che dovrebbero rimanere al livello di 800mila effettivi in tempo di pace per essere in grado di scoraggiare il conflitto e difendere il territorio ucraino»; una «forza multinazionale Ucraina» a guida europea, composta dai contributi delle nazioni disponibili nell’ambito della Coalizione dei volentieri e supportata dagli Stati Uniti (contribuirà alla rigenerazione delle forze ucraine, alla sicurezza dei cieli ucraini e al sostegno di mari più sicuri, anche operando all’interno dell’Ucraina); un meccanismo di monitoraggio e verifica del cessate il fuoco guidato dagli Stati Uniti con la partecipazione internazionale per fornire un allarme tempestivo di qualsiasi futuro attacco e attribuire e rispondere a qualsiasi violazione, insieme a un «meccanismo di deconflittualità per lavorare su azioni reciproche di de-escalation che possano essere intraprese a vantaggio di tutte le parti»; un impegno giuridicamente vincolante, soggetto alle procedure nazionali, ad adottare misure per ripristinare la pace e la sicurezza in caso di un futuro attacco armato. «Tali misure possono includere l’impiego di forze armate, intelligence e assistenza logistica, azioni economiche e diplomatiche».
Non solo. I leader europei si impegnano anche a «investire nella futura prosperità dell’Ucraina, anche mettendo a disposizione ingenti risorse per la ripresa e la ricostruzione, accordi commerciali reciprocamente vantaggiosi e tenendo conto della necessità che la Russia risarcisca l’Ucraina per i danni causati. In quest’ottica, i beni sovrani russi nell’Unione europea sono stati immobilizzati»; uguale impegno s’intende per «sostenere fermamente l’adesione dell’Ucraina all’Unione europea».
Immutato il sostegno al presidente ucraino Volodymyr Zelensky: i firmatari della dichiarazione hanno concordato di sostenere «qualsiasi decisione da lui presa su specifiche questioni ucraine». Hanno anche ribadito che «i confini internazionali non devono essere modificati con la forza. Le decisioni sul territorio spettano al popolo ucraino, una volta che saranno effettivamente in vigore solide garanzie di sicurezza». Hanno sottolineato che sosterranno il presidente Zelensky «nel consultare il suo popolo, se necessario». Qualsiasi accordo, hanno chiarito, «dovrebbe tutelare la sicurezza e l’unità a lungo termine dell’area euro-atlantica e il ruolo della Nato nel fornire una deterrenza efficace». E «qualsiasi elemento che riguardi l’Ue e la Nato sarà discusso rispettivamente tra i membri dell’Ue e della Nato».
In conclusione, «spetta ora alla Russia dimostrare la propria volontà di lavorare per una pace duratura accettando il piano di pace del presidente Trump e dimostrare il proprio impegno a porre fine ai combattimenti accettando un cessate il fuoco», scrivono i leader europei, concordando sulla necessità di continuare ad aumentare la pressione sulla Russia affinché induca Mosca a negoziare seriamente.
16 dicembre 2025
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