Martedì 16 Dicembre 2025 16:12
Debutto a Roma per “James Joyce, Shane MacGowan e il Segreto dell’Universo” domenica 21 dicembre
James Joyce, Shane MacGowan e il Segreto dell’Universo di Simone Caltabellota & Enrico Terrinoni con...
#eventi #cultura spettacolo
leggi la notizia su RomaDailyNews

James Joyce, Shane MacGowan e il Segreto dell’Universo
di Simone Caltabellota & Enrico Terrinoni
con Enrico Terrinoni e la partecipazione di Fabio Pedone
debutta in prima assoluta
domenica 21 dicembre, ore 21
Maison Rosè, via Braccio da Montone 79 A, Roma
Biglietti disponibili su
DICE

Locandina

Enrico Terrinoni
Un viaggio nel cuore dell’immaginazione. Un racconto scenico che intreccia la vita e l’opera di due figure decisive della cultura irlandese – James Joyce e Shane MacGowan – rivelando l’inaspettato filo che li unisce: la convinzione che l’arte sia un atto di liberazione. Lo spettacolo James Joyce, Shane MacGowan e il Segreto dell’Universo di Simone Caltabellota e Enrico Terrinoni, indaga il momento in cui un essere umano diventa artista: quella ferita improvvisa che apre la vista interiore, quella scintilla da cui nasce tutto. Joyce la trova a Roma nel 1907; MacGowan la trova tra l’Irlanda rurale e la Londra punk. Le loro voci, lontane nel tempo, qui si incontrano e si riconoscono.
Tra parola, video, letture e suggestioni musicali, lo spettacolo con Simone Caltabellota e la partecipazione di Fabio Pedone, debutta in prima assoluta domenica 21 dicembre presso Maison Rosè (via Braccio da Montone 79 A) a Roma alle ore 21 e porta in scena due forme di genio: quello rivoluzionario e visionario di Joyce, e quello feroce, poetico e popolare di MacGowan. Ne emerge un dialogo impossibile ma necessario, una “comunicazione spettrale” capace di far risuonare nel presente la voce dei morti, dei sogni e dei mondi che ancora non conosciamo. Biglietti disponibili su
DICE
.James Joyce, Shane MacGowan e il Segreto dell’Universo è un attraversamento della notte. Una veglia accesa da parole, visioni e musiche che vengono da molto lontano, e che parlano ancora a chi le ascolta nel silenzio. È un viaggio in cui due anime – Joyce e MacGowan – tornano a camminare, non più separate dal tempo ma unite da un invisibile filo di memoria. Sul palco, il buio respira. Una bottiglia di whiskey, un libro aperto, due voci che oscillano tra racconto e incantamento. Le città – Roma, Dublino, Londra – non sono più luoghi ma porte: varchi attraverso cui passano le ferite che fanno nascere gli artisti, le scintille che illuminano un istante e poi per sempre la vita.
Joyce, con la sua neve che cade su tutti i vivi e tutti i morti. Shane, con le sue ballate sgangherate e bellissime, che profumano di pub, di notti insonni, di sogni che non temono la tempesta. Due mondi lontani che, a un certo punto, si riconoscono: entrambi cercano una lingua che non muore, una voce che resuscita ciò che sembrava perduto.
Lo spettacolo è un canto a due tempi: una discesa nell’immaginazione e una risalita verso la libertà. Un invito a guardare l’oscurità senza timore, perché è da lì che nasce la luce. Un modo per ricordarci che ciò che amiamo non scompare, ma continua a parlare in altre forme, altre voci, altri sogni.
E mentre la neve torna a cadere, lenta, silenziosa, l’Irlanda si ricopre di memoria. E noi, per un momento, diventiamo parte di quel bianco infinito.
James Joyce, Shane MacGowan e il Segreto dell’Universo vuole offrire un’esperienza accessibile e profonda, capace di parlare a chi ama la poesia, la musica, la storia culturale, e a chi cerca nello spettacolo dal vivo un incontro emotivo e intellettuale. Non una lezione, ma un rito narrativo: un luogo in cui l’arte torna ad essere una possibilità di rinascita.
