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Giovedì 18 Dicembre 2025 16:12

Aula isiaca e Loggia Mattei sul Colle Palatino Roma

Giacomo Boni nel 1912 scoprì sotto la Basilica Domus Flavia, un ambiente con abside riccamente affrescato. Il luogo era in parte conosciuto perché già interessato da scavi nel Settecento. Si tratta di una parte della vasta residenza dell’imperatore Augusto, originariamente repubblicana, riconoscibile dai forti richiami delle decorazioni parietali. Le pitture sono databili intorno al 30 [...]

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Si tratta di una parte della vasta residenza dell’imperatore Augusto, originariamente repubblicana, riconoscibile dai forti richiami delle decorazioni parietali.

Le pitture sono databili intorno al 30 avanti a.C. e presentano numerose allusioni all’Egitto, alla dea Iside e al dio Serapide. Si vedono raffigurazioni di sacerdotesse e oggetti rituali legati ai due culti.

La sala è rettangolare, con i lati incurvati a causa dei lavori eseguiti nella Domus Transitoria neroniana che l’hanno in parte modificata.

Le pareti sono delimitate nella parte superiore da un fregio continuo con urei, ovvero serpenti, fiori di loto e da una cornice di stucco; presentano poi una decorazione disposta su più registri con un edicola centrale che all’interno propone paesaggi con scene mitologiche. Peccato che la maggior parte di queste siano andate perdute.

aula isiaca
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aula isiaca
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Ci sono anche altre rappresentazioni all’interno di quadri, ma anch’esse sono poco leggibili. I quadri erano posti ai lati delle edicole, nella parete lunga di destra rappresentavano probabilmente il mito della nascita di Elena. Nella parete corta invece veniva rappresentato lo sbarco di Elena e Paride; nella parete dell’abside era raffigurato un paesaggio sacro con la presenza di anatre vicino ad una fonte.

La loggia Mattei è ricavata dalla biblioteca augustea. I due spazi sono comunicanti. Presenta altre colonne in granito bigio e capitelli ionici in travertino.

Venne dipinta negli anni venti del cinquecento dalla bottega di Baldassarre Peruzzi. Questo è quanto resta della villa edificata qui dalla famiglia Stati.

La proprietà passerà successivamente nel 1561 alla famiglia Mattei.

La volta è decorata con grottesche su fondo bianco ed incorniciata da un fregio giallo a mascheroni al cui interno si dispone lo stemma dei Mattei, che nel 1595 sostituì quello degli Stati. Si aggiungono poi due quadretti a tema mitologico su un fondo scuro in cui sono riconoscibili le nozze di Ercole ed Ebe e Venere con Amore e le Muse.

aula isiaca
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Le vele sono decorate da tondi a fondo blu con i dodici segni zodiacali. Si trovano poi delle edicole dipinte con sei Muse poste sui lati lunghi e Atena e Apollo sui lati corti. Gli affreschi delle pareti raffigurano scene del mito di Venere, furono staccati nel 1846 e trasferiti al Museo dell’ Ermitage di San Pietroburgo dove ancora si trovano.

Qualche anno dopo, anche le raffigurazioni mitologiche con i tondi raffiguranti i segni zodiacali vennero staccati e portati al Metropolitan Museum di New York, questo perché il luogo era stato dato alle sorelle della Visitazione, suore di clausura Visitandine. Le immagini rappresentate dunque non erano confacenti con la nuova destinazione dell’edificio. Recentemente grazie ad un accordo, i quadri in prestito, sono stati reinseriti nel sito originario.

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