Sabato 20 Dicembre 2025 15:12
“Sua figlia ha avuto un grave incidente”: truffata una nonnina di Serrone
Nelle prime ore di questa mattina a Napoli, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Anagni, hanno […]
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Nelle prime ore di questa mattina a Napoli, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Anagni, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 25enne originario del capoluogo campano, censito in banca dati per reati specifici, con l’accusa di truffa aggravata, in concorso con una complice, ai danni di un’anziana donna di
Serrone,
avvenuta il 19 giugno scorso.L’esecuzione della misura nasce dall’indagine svolta dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia della Città dei Papi che nella serata del 19 giugno sono intervenuti nel Comune di Serrone in seguito alla richiesta di aiuto di una 84enne che, raggirata telefonicamente, aveva consegnato la somma di € 450,00 e alcuni monili in oro a degli sconosciuti che si erano presentati telefonicamente e personalmente presso la sua abitazione qualificandosi come sedicenti avvocati e assicuratori, convinta di dover salvare la figlia coinvolta in un gravissimo sinistro stradale.
Anche in questo caso il copione ormai rodato è stato sempre lo stesso: come accertato dai Carabinieri, tutto ha avuto inizio con “chiamate filtro”, ovvero telefonate di brevissima durata a utenze fisse della località, che i promotori decidevano di prendere di mira per quella giornata. Tali telefonate hanno l’unico scopo di individuare preventivamente le utenze in uso ad anziani o quelle ancora attive tra le innumerevoli utenze a disposizione. Dopo questa scrematura tra le utenze prese come bersaglio, viene valutato se opportuno proseguire nell’esecuzione della truffa, dando il numero a uno dei due promotori che in questo caso hanno gestito la fase successiva fingendosi sedicenti Maresciallo dei Carabinieri, avvocati e assicuratori. Quindi, segue una telefonata con un allarmante racconto su un familiare finito nei guai giudiziari, e la conseguente richiesta di consegnare oro e gioielli per «evitare l’arresto».
I Carabinieri hanno subito dato il via ad una complessa attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Frosinone, dopo aver raccolto la denuncia della donna che, in lacrime, aveva rappresentato l’accaduto. Hanno quindi subito setacciato il territorio palmo a palmo, acquisendo tutte le immagini degli impianti di videosorveglianza della zona intorno all’abitazione della vittima, confrontando fotogrammi e giungendo all’individuazione della coppia mentre, a bordo di un’autovettura di colore nero, si allontanava.
L’attività investigativa dei Carabinieri è proseguita, senza soluzione di continuità, anche attraverso l’esame del traffico telefonico delle utenze in uso alla coppia, fino all’individuazione fotografica ed al riconoscimento dei truffatori da parte della vittima. Gli elementi indiziari di responsabilità raccolti dagli investigatori, a carico dei due malviventi, sono stati raccolti in una dettagliata informativa inviata ai Giudici del Tribunale di Frosinone ed è sfociata nell’emissione del provvedimento cautelare eseguito nella giornata odierna, nei confronti del 25enne, che, al momento, si trova rinchiuso nella Casa Circondariale di Napoli Poggioreale.
Occorre rilevare che l’indagato, destinatario della misura cautelare, è, allo stato, solamente indiziato di delitto e la sua posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente, e solo dopo la emissione di una sentenza passata ingiudicato, lo stesso sarà, eventualmente, riconosciuto colpevole, in maniera definitiva, del reato ascritto. Il tutto in ossequio al principio costituzionale di presunzione di innocenza.
