La delegazione in partenza per i Giochi olimpici e paralimpici ricevuta al Quirinale. «In questo tempo difficile, sarà importante il messaggio di pace, solidarietà e amicizia che sarà espresso»

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto ieri, 22 dicembre, per la cerimonia di consegna della bandiera gli atleti italiani in partenza per i Giochi olimpici e paralimpici di Milano-Cortina 2026. «Una vetrina per l’Italia», li ha definiti: «Un’accoppiata di eventi che coinvolge veramente il nostro Paese, ponendolo al centro del mondo, non soltanto sportivo, nella grande rete di conoscenza, comunicazioni e informazioni che vi sarà»

Rivolgendosi agli atleti, il Capo dello Stato ha assicurato che «l’Italia sarà con voi interamente. Molte discipline sportive invernali sono individuali come carattere, ma coinvolgono, comunque, un irrinunziabile aspetto di squadra. Tutti coloro che collaborano, che si impegnano per lo sviluppo, la riuscita degli sport anche individuali», ha proseguito, ricordando che «tutto questo, naturalmente, coinvolge una pluralità di persone a cui pure va il mio ringraziamento per quanto fanno. In più – e molte degli alfieri e molti degli alfieri lo hanno sottolineato – i Giochi indurranno molte e molti giovani, molte ragazze e molti ragazzi a dedicarsi allo sport, a misurarsi con sé stessi. Ed è un risvolto altrettanto importante delle gare e delle competizioni e dei risultati che vi saranno».

A proposito delle bandiere affidate agli alfieri, ai portabandiera, «loro – ha detto Mattarella – le presenteranno sia a Milano che a Cortina che a Verona. Sono certo che renderete onore all’Italia col vostro comportamento, con i risultati che conseguirete», l’omaggio rivolto a tutte le atlete e a tutti gli atleti. Sottolineati dal presidente soprattutto i «tanti valori umani e sociali» legati alle gare olimpiche e paralimpiche. «In questo tempo difficile – ha affermato – sarà molto importante il messaggio di pace, di solidarietà, di amicizia, che sarà espresso da Olimpiadi e Paralimpiadi, e sarà importante la diffusione di questo messaggio da parte vostra e di tutte le atlete e gli atleti che, con voi, saranno impegnati in Olimpiadi e Paralimpiadi».

Ricordando l’intervento del presidente del Comitato italiano paralimpico sull’«importante ruolo che lo sport paralimpico riveste anche sul piano sociale», il capo dello Stato ha colto l’occasione per prendere commiato da Luca Pancalli, che da poco ha lasciato la guida del Cip a Marco Giunio De Sanctis. «Ricorderà quante volte, in questi anni, abbiamo parlato, abbiamo esaminato i risultati conseguiti, esaminato le iniziative da assumere, per far crescere il movimento, e ulteriori risultati e successi e traguardi da conseguire – le parole rivolte a Pancalli -. Lei ha dato tanto al movimento paralimpico, avvocato, e io desidero, quindi, riaffermare la mia vicinanza e la mia riconoscenza per chi si dedica al movimento paralimpico. Farlo crescere, farlo ampliare, farlo diffondere, vuol dire accrescere l’inclusione: un obiettivo fondamentale per il nostro Paese, di civiltà, ovunque».

Mattarella è tornato quindi a rivolgersi direttamente agli atleti: «Quello che farete è quello che con il comportamento sportivo, con dei risultati conseguiti, si riverbererà sul nostro Paese e sarà molto importante», ha sottolineato, certo che «l’impegno che dispiegherete avrà intorno tutti noi. Vi auguro molti successi e grandi amicizie», ha concluso.

23 dicembre 2025

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