Lunedì 22 Dicembre 2025 10:12
???? Metro C, Flavio Cera: dalla Regione Lazio risorse concrete per Roma
La questione delle risorse per la Metro C di Roma torna al centro del dibattito politico e urbano: la Regione Lazio ha stanziato 50 milioni di euro, secondo il consigliere Flavio Cera, per rilanciare un’opera strategica troppo a lungo rallentata. Il finanziamento conferma un impegno deciso per mettere la Capitale finalmente sulla strada della mobilità…
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La questione delle risorse per la Metro C di Roma torna al centro del dibattito politico e urbano: la Regione Lazio ha stanziato 50 milioni di euro, secondo il consigliere Flavio Cera, per rilanciare un’opera strategica troppo a lungo rallentata. Il finanziamento conferma un impegno deciso per mettere la Capitale finalmente sulla strada della mobilità efficiente e sostenibile.
In una Capitale spesso ostaggio di traffico congestionato, trasporto pubblico inefficiente e infrastrutture incompiute, l’annuncio della Regione Lazio di destinare 50 milioni di euro alla Metro C di Roma ha riacceso il dibattito pubblico e politico sulla mobilità urbana e sul futuro della città. Le parole del consigliere regionale Flavio Cera (Fratelli d’Italia) sottolineano un punto chiaro: ora servono risorse concrete, non più annunci, per portare a termine un’opera cruciale che ha attraversato decenni di difficoltà.

L’intervento regionale, formalizzato tramite un emendamento al bilancio corrente, punta a integrare un finanziamento più ampio e pluriennale già previsto per la linea metropolitana, evidenziando come nelle ultime settimane sia stata definita una strategia di governance centrata su scelte di rilievo, infrastrutture e qualità della vita dei cittadini capitolini. Per Cera, si tratta di una conferma del fatto che “la Regione Lazio mantiene gli impegni e investe sul futuro della Capitale”, ma anche di un monito affinché «Roma non perda ulteriormente treni e opportunità».
La Metro C, progettata fin dagli anni ’90 per collegare la parte est della città con il centro storico e il nord, è uno dei progetti infrastrutturali più complessi e discussi d’Italia. Lungo circa 29 chilometri e con 31 stazioni previste al completamento, la linea è stata costruita a strappi, tra ritardi burocratici, problemi di finanziamento e, soprattutto, ostacoli dovuti alla straordinaria quantità di reperti archeologici presenti sotto il suolo romano — che hanno più volte imposto rallentamenti ai lavori.
La storia recente ha visto tappe simboliche come l’apertura di due nuove fermate — Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia — integrate direttamente come “museum-station”, dove i reperti rinvenuti vengono esposti ai passeggeri. Questa scelta, se da un lato ha arricchito l’esperienza dei residenti e dei turisti con un connubio tra trasporto urbano e archeologia, ha anche contribuito ad allungare i tempi e i costi dell’opera.
Storicamente, i lavori della Metro C non sono mai stati continui: già in passato si sono registrati momenti di blocco delle attività per mancanza di fondi e contenziosi contrattuali con le imprese costruttrici, con interruzioni e ripartenze che hanno fatto slittare costantemente le date di apertura delle nuove sezioni.
Il finanziamento di 50 milioni annunciato dalla Regione Lazio non arriva in un vuoto politico: si inserisce in una cornice più ampia di stanziamenti per la grande opera, sia da parte del governo centrale che di Roma Capitale stessa. Negli ultimi anni, infatti, sono stati stanziati milioni di euro per garantire la prosecuzione dell’opera attraverso successive leggi di bilancio. Già in discussione per il triennio 2023-2025 erano sommate tranche annuali di fondi per sostenere la costruzione delle sezioni più critiche della linea, con altri impegni programmati fino al 2032.
La novità di questa specifica tranche risiede nell’intervento della Regione, sinora meno protagonista nelle trattative finanziarie rispetto allo Stato centrale o a Roma Capitale. Secondo Cera, questa mossa rappresenta un cambiamento di passo nell’approccio alle grandi opere pubbliche: «Non più solo parole e buone intenzioni, ma investimenti tangibili e pianificati», ha sottolineato nei suoi interventi pubblici.
È importante però ricordare anche le preoccupazioni emerse in autunno, quando alcune bozze di manovra nazionale prevedevano tagli ai finanziamenti per la Metro C, suscitando reazioni dure da parte del sindaco di Roma e degli amministratori locali, che avevano sollecitato una revisione di quelle previsioni per non mettere a rischio la continuità dei lavori. Oltre le cifre: motivi e impatti dell’investimento

La Metro C non è solo un progetto di ingegneria: per Roma rappresenta una potenziale svolta nella mobilità urbana. La città, da anni fanalino di coda in Europa per l’efficienza dei trasporti pubblici, fatica a garantire collegamenti rapidi e affidabili tra i quartieri più periferici e il centro storico. Una linea moderna, completamente automatizzata e capace di trasportare centinaia di migliaia di passeggeri al giorno, potrebbe infatti alleggerire il traffico automobilistico, ridurre l’inquinamento e favorire lo sviluppo economico delle aree attraversate. Studi recenti sottolineano come l’espansione del trasporto pubblico possa avere effetti positivi anche sul tessuto economico locale, aumentando accessibilità e intensificando l’attività di piccole e medie imprese lungo il percorso della linea.
Per molti cittadini romani, tuttavia, la Metro C è anche un simbolo di speranze tradite: promessa, ritardi e prospettive di completamento che si spostano continuamente nel tempo non sono estranei alla cronaca urbana quotidiana. Anche la decisione di aprire nuove stazioni come vere e proprie micro‑musei ha diviso l’opinione pubblica: da un lato una forma innovativa di fruizione culturale; dall’altro, un ulteriore motivo di lentezza e complessità nella realizzazione dell’opera.
Dal punto di vista politico, l’allocazione dei 50 milioni riflette anche la tensione tra livelli di governo su come gestire le grandi opere pubbliche. La Regione Lazio, guidata da una coalizione che include Fratelli d’Italia, ha voluto dimostrare concretamente il proprio impegno verso Roma — nonché un metodo di governo basato su risultati misurabili, come ha evidenziato Cera. Per il consigliere regionale, questa scelta è coerente con una visione più ampia di infrastrutture come motore di sviluppo e non semplici costi da sostenere.
Le dichiarazioni di Cera si inseriscono inoltre in un dibattito più ampio che coinvolge i residenti e i pendolari romani: cittadini che da anni aspettano servizi più efficienti, tempi certi e una politica meno timorosa nel portare avanti progetti complessi ma di grande impatto sociale e urbano.
L’impegno regionale per la Metro C e il relativo stanziamento di risorse rappresentano un passo significativo in avanti. Ma la sfida rimane enorme: completare la linea, integrarla con le altre metro già esistenti e farlo nei tempi dichiarati richiede continuità, capitale umano, visione e dialogo istituzionale tra Comune, Regione e Governo centrale.
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