Servizi > Feed-O-Matic > 692008 🔗

Mercoledì 24 Dicembre 2025 12:12

Referendum – Attenzione: i brogli si fanno all’estero

L'allarme parte da un noto ex magistrato e ex ministro - A influire sul risultato del Sì o del No è la possibilità, come in passato, dell'uso di schede elettorali non recapitate agli elettori residenti all'estero e votate da organizzazioni truffaldine -

#italiani nel mondo
leggi la notizia su RomaDailyNews



Si parla di votare il referendum per la separazione delle carriere in magistratura in Italia, ed ecco apparire magicamente la tanto negletta ed emarginata categoria degli italiani nel mondo.
Quegli italiani, residenti stabilmente all’estero, in Europa od in tutte le restanti nazioni del mondo extra Europee, iscritti regolarmente all’AIRE. Acronimo quest’ultimo indicante l’ANAGRAFE DEGLI ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO, la cui registrazione per i nostri concittadini risulta un passaggio obbligato per quanti vivono all’estero stabilmente per più di 12 mesi.

Il voto a gogo di stampo truffaldino, tanto vituperato in generale per gli innumerevoli misfatti fraudolenti compiutisi negli anni in suo nome, con nomine di parlamentari dal voto inesistente, malefatte peraltro mai sanate e corrette, prima e dopo le passate competizioni elettorali, da una politica fittiziamente distratta di ogni collocazione partitica, torna prepotentemente alla ribalta per un suo nuovo, imminente utilizzo.

E vi torna in sordina,  in vista del prossimo referendum, per l’approvazione o meno della nuova legge proposta sulla magistratura. Avvalendosi di questa particolare categoria elettorale ubicata all’estero, magistrati in particolare uno tra i più noti tra loro, hanno recentemente annunciato la preparazione di una mega truffa elettorale in grado di stravolgere concretamente i risultati del referendum, dando la vittoria al NO ed impedendo di fatto il varo della possibile, futura legge.

Raggiro elettorale ad opera di gruppi organizzati, appartenenti a specifici partiti politici e sindacati che, in virtù dell’erroneo, attuale, vigente sistema di voto (invio di buste per il voto ai nostri connazionali all’estero dal Ministero dell’Interno, consegnate agli stessi tramite i consolati italiani locali), stanno già organizzando le “buste” di voti da far arrivare in Italia.

Voti compilati e trasmessi all’insaputa degli elettori, ma ovviamente in grado di orientare il risultato del referendum.
Dei circa 6 milioni e mezzo di nostri concittadini attualmente iscritti all’AIRE, che con sempre grande ritardo vengono censiti e comunicati, gli aventi diritto al voto nelle elezioni del 2022 risultarono oltre 4 milioni e per la Camera votarono 1 milione, 250 mila e 481 elettori.

Voti quindi in grado di spostare il risultato e di falsificarlo in una competizione elettorale come quella Referendaria prossima a tenersi.

Si rimane curiosi, dopo questa circostanziata denuncia segnalata da uno tra i più noti ex magistrati,  ex ministro nei due governi Prodi, schierato per il SÌ al prossimo Referendum, di vedere cosa s’inventerà la politica per porre freno a questa iniziativa truffaldina e se, una volta per tutte, metterà mano seriamente ad una concreta modifica delle modalità di voto all’estero.

Il dubbio al riguardo, da parte dei lettori e nostro, risulta più che ragionevole, perché il sistema di voto attuale risulta da tempo strumento molto molto utile ai nostri politici. Mutuando un detto di un nostro noto politico del passato, concludiamo che a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina. (Pier Francesco Corso)

Questo sito utilizza cookie tecnici, anche di terze parti, per migliorare i servizi offerti e ottimizzare l’esperienza dell’utente. Si prega di leggere l'informativa sulla privacy. Chiudendo questo banner si accettano le condizioni sulla privacy e si acconsente all’utilizzo dei cookie.
CHIUDI