Mercoledì 24 Dicembre 2025 15:12
Prodotti natalizi sotto la lente dei Nas: multe e sequestri nel Frusinate
Controlli mirati lungo la filiera degli alimenti tipici delle festività natalizie. È questo il bilancio dell’attività ispettiva condotta nei giorni […]
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Controlli mirati lungo la filiera degli alimenti tipici delle festività natalizie. È questo il bilancio dell’attività ispettiva condotta nei giorni scorsi dal Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) dei Carabinieri, che ha operato nei comuni in provincia di Frosinone, nell’ambito della strategia operativa mensile “Alimenti tipici delle festività natalizie”, disposta dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma.
L’azione di controllo, intensificata a ridosso delle festività, ha portato complessivamente alla sospensione immediata di un’attività commerciale, al sequestro amministrativo di oltre 100 chilogrammi di prodotti alimentari, nonché all’irrogazione di sanzioni amministrative per un totale di 6.000 euro, a fronte di gravi violazioni in materia igienico-sanitaria, tra cui prodotti privi di tracciabilità e inosservanza delle procedure di autocontrollo.
La campagna ispettiva è stata intensificata in considerazione del periodo natalizio, fase dell’anno in cui aumenta in modo significativo la produzione e la vendita di prodotti dolciari artigianali, spesso realizzati con materie prime pregiate e ingredienti lavorati.
Si tratta di una tipologia di alimenti che, per la loro natura artigianale, sono prodotti mediante l’impiego di materie prime, la cui tracciabilità ed il cui impiego nel rispetto delle corrette procedure igienico-sanitarie, può essere controllato solo all’interno dei laboratori di produzione, lontano dal controllo del consumatore finale. Proprio questa asimmetria informativa rende indispensabile l’azione di vigilanza delle autorità preposte, a tutela della salute pubblica.
Nel dettaglio, in un Comune alle porte di Frosinone, i militari del NAS hanno riscontrato gravissime carenze igienico-sanitarie e strutturali all’interno di una pasticceria, sia nel laboratorio di produzione che nel deposito alimentare. Le condizioni riscontrate sono state giudicate tali da rappresentare un concreto rischio per la sicurezza degli alimenti. A seguito della segnalazione inoltrata dal NAS, l’ASL competente per territorio ha disposto l’immediata sospensione dell’attività, e al titolare è stata contestata una sanzione amministrativa di 1.000 euro.
In un Comune della Ciociaria, a seguito del controllo in una pasticceria, è scattato il sequestro amministrativo di circa 20 chilogrammi di materie prime dolciarie, tra cui frutta liofilizzata, cacao, praline e polveri varie. I prodotti sono risultati in parte privi di tracciabilità e in parte con termine minimo di conservazione superato, in violazione delle procedure di autocontrollo previste dalla normativa vigente. Anche in questo caso è stata elevata una sanzione amministrativa pari a 2.000 euro.
Infine, nel cassinate, l’attività ispettiva ha evidenziato violazioni di rilevante pericolosità per la salute pubblica. In una pescheria sono stati sequestrati 22 chilogrammi di molluschi bivalvi (vongole e lupini) conservati in acqua e allo stato sfuso, modalità vietata perché favorisce la proliferazione batterica e compromette la tracciabilità del prodotto, esponendo il consumatore a seri rischi di tossinfezione alimentare. All’interno della stessa pescheria, è stata riscontrata un’ulteriore irregolarità; gli operanti hanno rinvenuto 60 chilogrammi di polpi veraci, acquistati come “freschi” ma che sono stati congelati senza l’applicazione delle previste procedure di autocontrollo. In tal caso, una gestione non conforme della fase di abbattimento non garantisce la sicurezza del prodotto e può alterarne le caratteristiche igienico-sanitarie. Le violazioni accertate hanno comportato il sequestro degli alimenti e sanzioni amministrative complessive per 3.000 euro.
L’operazione conferma l’impegno costante dei NAS nel garantire la sicurezza alimentare, soprattutto in periodi dell’anno, come quello delle festività natalizie, in cui cresce la domanda di prodotti alimentari in vista dei cenoni delle festività. Un’attività di prevenzione fondamentale per tutelare i consumatori, indirizzare i commercianti in merito alle corrette procedure di somministrazione e vendita e preservare la qualità delle produzioni, in particolare quelle legate agli alimenti tipici della tradizione natalizia, che rappresentano un patrimonio gastronomico del territorio.
