Venerdì 26 Dicembre 2025 23:12
???? Patologie retiniche: ecco la tecnologia di ultima generazione
L’Oculistica dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata si dota del BMizar 400 kHz Full-Range SS-OCT TowardPi, una delle tecnologie più avanzate per la diagnosi precoce delle patologie retiniche. La nuova apparecchiatura garantisce immagini ad altissima risoluzione, riduce gli artefatti da movimento e permette un’analisi completa della retina e della coroide senza mezzo di contrasto, consolidando il ruolo dell’ospedale come punto…
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L’Oculistica dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata si dota del BMizar 400 kHz Full-Range SS-OCT TowardPi, una delle tecnologie più avanzate per la diagnosi precoce delle patologie retiniche. La nuova apparecchiatura garantisce immagini ad altissima risoluzione, riduce gli artefatti da movimento e permette un’analisi completa della retina e della coroide senza mezzo di contrasto, consolidando il ruolo dell’ospedale come punto di riferimento nazionale nella cura della vista.
Svolta per la diagnosi e il trattamento delle patologie retiniche arriva dal cuore della Capitale. L’Oculistica dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata ha recentemente introdotto il BMizar 400 kHz Full-Range SS-OCT TowardPi, una delle apparecchiature più sofisticate disponibili sul mercato mondiale per lo studio della retina e della coroide. Installata presso gli ambulatori del Presidio Britannico, l’acquisizione è costata all’azienda 214.000 euro + IVA, un investimento che testimonia l’impegno continuo del San Giovanni Addolorata verso l’innovazione tecnologica.

Il BMizar 400 kHz si basa sulla tecnologia Swept-Source OCT (SS-OCT), caratterizzata da un’elevatissima velocità di acquisizione pari a 400 kHz, capace di generare immagini tridimensionali ad altissima risoluzione e con profondità di scansione superiore rispetto ai sistemi tradizionali. Grazie alla rapidità di acquisizione, l’apparecchiatura riduce drasticamente gli artefatti da movimento, un vantaggio fondamentale sia per il comfort dei pazienti, spesso fragili o anziani, sia per l’accuratezza dei dati clinici.
La modalità Full-Range permette una ricostruzione tridimensionale estremamente dettagliata della retina, con un’analisi estesa anche della periferia retinica. Questo significa che patologie complesse o in stadio iniziale possono essere identificate senza ricorrere all’uso di mezzo di contrasto, rendendo la procedura meno invasiva e più sicura.
Il nuovo sistema consente un monitoraggio avanzato di diverse patologie, tra cui la degenerazione maculare legata all’età, le maculopatie diabetiche, le patologie vascolari retiniche, le malattie ereditarie della retina e i disturbi dell’interfaccia vitreo-retinica. La possibilità di rilevare alterazioni in fase precoce rappresenta un enorme vantaggio terapeutico, permettendo di intervenire tempestivamente e di personalizzare i percorsi di cura.
“L’introduzione del BMizar 400 kHz rafforza significativamente la nostra capacità diagnostica nel campo delle patologie retiniche – spiega il direttore della UOC di Oculistica, Augusto Pocobelli – Ora possiamo individuare anomalie in fase molto precoce, aumentando le probabilità di successo dei trattamenti e migliorando la tutela della funzione visiva dei pazienti.”
L’acquisizione conferma la missione dell’ospedale romano di rimanere all’avanguardia nella tecnologia medica e nella cura dei pazienti. Il San Giovanni Addolorata, con oltre un secolo di storia nel settore sanitario, consolida così il suo ruolo di riferimento non solo a livello romano e laziale, ma anche nazionale per la diagnosi e il trattamento delle patologie retiniche.
Negli ultimi anni, la diffusione di sistemi OCT avanzati come il BMizar ha rivoluzionato l’approccio all’oculistica, permettendo ai medici di monitorare le condizioni della retina con precisione millimetrica. Le tecnologie SS-OCT, infatti, hanno dimostrato di ridurre gli errori diagnostici e di facilitare interventi mirati in caso di degenerazione maculare o patologie diabetiche della retina.
Tra i vantaggi principali del nuovo sistema, oltre alla rapidità di acquisizione e alla qualità delle immagini, vi è la possibilità di analizzare l’intera struttura retinica in modo non invasivo. Ciò significa che anche pazienti a rischio, come anziani o persone con patologie concomitanti, possono sottoporsi a controlli frequenti senza esposizione a mezzi di contrasto o procedure invasive.
In ambito scientifico, questa innovazione apre nuove prospettive per studi longitudinali e ricerche cliniche sulle malattie della retina. La possibilità di ottenere immagini estremamente dettagliate consente di rilevare microalterazioni che in passato sarebbero rimaste invisibili, migliorando così la comprensione dei meccanismi patologici e l’efficacia dei trattamenti sperimentali.
La diffusione di apparecchiature SS-OCT di ultima generazione in Italia resta limitata, rendendo l’installazione del BMizar al San Giovanni Addolorata un caso di eccellenza. Strutture sanitarie all’avanguardia in Europa e Nord America hanno adottato sistemi analoghi per garantire diagnosi più accurate e interventi tempestivi. L’Italia, con questa nuova acquisizione, si posiziona dunque tra i Paesi più avanzati nella diagnostica retinica.
Il settore oculistico internazionale riconosce da tempo l’importanza dell’OCT ad alta velocità e ad alta risoluzione per il monitoraggio delle patologie croniche e degenerative. Il BMizar 400 kHz rappresenta una delle punte di diamante di questa tecnologia, integrando la rapidità di scansione con una qualità d’immagine senza precedenti.
La combinazione di innovazione tecnologica e competenza medica consente oggi di affrontare le patologie retiniche con strumenti impensabili solo pochi anni fa. L’Oculistica del San Giovanni Addolorata si conferma così un polo di eccellenza per Roma, per il Lazio e per l’intero Paese.
Con l’introduzione del BMizar, l’ospedale rafforza non solo la capacità di diagnosi precoce, ma anche la possibilità di personalizzare i percorsi terapeutici, migliorare la qualità della vita dei pazienti e ridurre il rischio di progressione di malattie degenerative della retina.
In prospettiva, la tecnologia SS-OCT potrebbe diventare uno standard per la prevenzione e il trattamento delle malattie oculari in Italia, rendendo più sicura e precisa la medicina oculistica e aprendo nuovi scenari per la ricerca clinica e traslazionale.
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