Peccato, due bei gol, Vecino e Davis, in una partita equilibrata che lascia l’amaro in bocca per il rigore che il Var ha negato alla Lazio per le due mani che hanno aiutato l’Udinese a battere Provedel evitando all’ultimo minuto la sconfitta.

Insomma, il tocco di mano di Davis, il tocco decisivo, è da rigore oppure no? L’arbitro Colombo lascia correre, i romani protestano, il Var ci pensa un po’ e poi decide per il no. Certo, annullare il bellissimo gol di Davis sarebbe stato un delitto contro la bellezza del gioco del calcio e un colpo al cuore dei tifosi friulani. Ma il tocco c’è stato!

L’azione travolgente che ha portato Davis a battere Provedel è da manuale del calcio, con i difensori laziali andati in confusione lasciando all’attaccante lo spazio libero per sparare il pallone in rete. C’è da chiedersi: se Gila non fosse stato appena sostituito, sarebbe caduto nella trappola lasciando sguarnito il corridoio dove è transitato il pallone?

Lasciamo stare, è andata così. Consoliamoci con Noslin, da tempo in perfetta forma, che ha sfiorato il gol colpendo il palo alla sinistra di Padelli e ha seminato il terrore nella metà campo dei padroni di casa. Bene, un attaccante puro e con i piedi buoni oggi la Lazio ha dimostrato di averlo. Manca solo che Castellanos riconquisti la perfetta forma e si vedrà la vera Lazio. E non dimentichiamo che, quando serve, al momento opportuno, Vecino è sempre pronto a fare buon uso dei piedi, specialmente quando gli capita di portare la sua squadra in vantaggio, come oggi all’80’. (Bruno Cossàr)