La celebrazione presieduta dal cardinale arciprete Harvey.

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«La speranza cristiana non elude le guerre, le crisi, le ingiustizie, lo smarrimento che vive oggi il mondo». Lo ha sottolineato il cardinale James Michael Harvey, arciprete della basilica papale di San Paolo fuori le Mura, nell’omelia della concelebrazione eucaristica con il rito di chiusura della Porta Santa, presieduta il 28 dicembre.

«La speranza va ben oltre l’ottimismo ingenuo e ogni fuga dalla realtà», ha affermato il porporato statunitense, richiamando le parole di san Paolo: «La speranza non delude». «Un “motto” che è molto di più: una vera “professione di fede”, ha proseguito Harvey, ricordando che l’apostolo delle genti «consegna queste parole alla storia nella consapevolezza della fatica del vivere, avendo sperimentato il carcere, la persecuzione e l’apparente fallimento. Eppure la speranza non viene meno, perché non si fonda sulle fragili capacità umane, ma sull’amore fedele di Dio».

«La Porta Santa – ha detto ancora il cardinale – non è una mera soglia materiale, ma un varco da attraversare lasciando indietro ciò che appesantisce il cuore, per entrare nello spazio della misericordia. La speranza si alimenta trovando il coraggio di scendere in profondità, scavando sotto la superficie della realtà e rompendo la crosta della rassegnazione. Mentre la Porta Santa si chiude, rimanga aperta nei nostri cuori la porta della fede, della carità e della speranza».

29 dicembre 2025

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