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Lunedì 30 Novembre 2020 12:11

Coronavirus, il Lazio resta zona gialla



Dall'assessore D'Amato (Sanità) un forte richiamo alla prudenza. Il governatore Zingaretti: «Il nemico è il virus non le norme per contenerlo»

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L’indice Rt cala, confermando il Lazio in zona gialla. Per mantenere questo risultato è necessario continuare a osservare «comportamenti rigorosi». quindi niente assembramenti e «si devono evitare» inaugurazioni di centri commerciali «in giornate “topiche”». L’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato non ha nascosto il suo disappunto per l’apertura del mega store Maximo in zona Laurentina, il cui taglio del nastro si è tenuto venerdì 27 novembre, giorno del Black Friday. «Episodi analoghi vanno evitati», ha ribadito l’assessore rimarcando che la responsabilità dell’apertura dello shopping center è da imputare «all’amministrazione comunale di Roma e quindi al sindaco». Nel governo della “res publica” «ognuno ha dei compiti specifici – ha aggiunto -. L’inaugurazione non andava fatta in quel modo e non andava autorizzata nel giorno “topico” per il commercio. Creare questi assembramenti è mettere benzina nel motore del virus ed è un errore molto grave».

Il richiamo alla prudenza di D’Amato è arrivato sabato mattina, 28 novembre, nel corso della conferenza stampa in diretta streaming indetta per fare il punto sulla situazione epidemiologica nel Lazio sulla base dei report settimanali stilati dal ministero della Salute e dall’Istituto Superiore della Sanità e per annunciare importanti novità. Alle parole dell’assessore si è agganciato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti il quale, in vista delle imminenti festività natalizie, ha colto l’occasione per invitare i cittadini a fare «attenzione agli assembramenti, alle file, ai luoghi frequentati a livello di massa».

Al 27 novembre l’indice di contagio Rt si attesta al 0,88, segno che «le regole, se rispettate, funzionano», ha evidenziato Zingaretti ricordando che «il nemico è il virus non le norme per contenerlo». Il rigore proposto in questi mesi «non vuole andare contro le persone, contro lo sport, contro l’economia ma è solo combattendo il virus che si riprende a vivere e riparte l’economia». Le regole adottate accompagnate «dallo sforzo di tutti – ha aggiunto – hanno permesso di mantenere aperte le attività commerciali e di non far perdere ore di scuola ai ragazzi delle elementari e delle medie». Ricordando la netta contrarietà all’ingresso dei tifosi negli stadi e agli eventi sportivi di massa, Zingaretti ha rimarcato che «quel no detto quando si aprì la discussione ha salvato e ha contribuito a contenere il virus».

Spulciando i dati, emerge che i casi testati ogni 100mila abitanti sono 5.136, a dimostrazione del fatto che «c’è uno sforzo importante», ha affermato l’assessore spiegando che dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono state assunte 7.550 persone di cui 1.235 medici, 4.950 infermieri (di cui 2.206 per Covid-19) e 1.365 tecnici. Il rapporto casi positivi/tamponi è del 9,9% a fronte del 14,8% della media nazionale, grazie «al rigore dei comportamenti» e alla «battaglia importante» che stanno conducendo le 250 unità Uscar, il doppio di quelle previste a livello nazionale. Questo porta «per la prima volta» la classificazione del rischio «da alto a moderato». Per continuare a contrastare la pandemia l’ente di via della Pisana vuole implementare la campagna di tracciamento «con il contributo di nuovi attori, a partire dalla rete di farmacie che hanno superato i 10mila tamponi effettuati». A breve sarà anche introdotto il test antigenico salivare, meno invasivo del tampone nasofaringeo.

Guardando al futuro e all’arrivo del vaccino, previsto per fine gennaio, la Regione Lazio e il commissario straordinario Domenico Arcuri stanno approntando di concerto un piano di stoccaggio e di somministrazione delle prime dosi. Il vaccino richiede la conservazione a -75° e per garantire la catena del freddo la giunta ha deliberato lo stanziamento di 620mila euro per l’acquisto di particolari congelatori e delle dosi di vaccino. Dalla giunta anche il via libera a 100 milioni di investimenti nella sanità. Nello specifico 53 milioni saranno destinati a tecnologie e sistemi informativi e si tratta per Zingaretti «del più grande investimento di tecnologie nella sanità mai fatto nella regione per costruire la sanità del futuro». 46milioni, invece, serviranno per implementare il personale sanitario e le ore di specialistica ambulatoriale per abbattere le liste d’attesa che si sono ingrossate per dare priorità «allo tsunami» Covid-19.

L’obiettivo della Regione, ha osservato D’Amato, è quello di recuperare il 90% delle prestazioni non erogate entro fine anno. Infine, l’assessore ha annunciato che per gli oltre 80mila in isolamento domiciliare, in accordo con l’istituto Spallanzani, è stato stilato un
vademecum
che spiega le regole da seguire se si è positivi, se si vive con un positivo o se si è entrati in contato con un contagiato. Per l’assistenza alle persone in isolamento è attivo da 10 giorni il numero verde 800.118.800 dove sono già arrivate 15mila telefonate alle quali rispondono medici e psicologi.

30 novembre 2020

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