San Lorenzo in Lucina
La chiesa di San Lorenzo in Lucina ha origine da una "domus ecclesiae", chiesa domestica ricavata nella casa di una
matrona romana dal nome Lucina (da cui la denominazione della chiesa stessa). Trasformata in chiesa dal culto
pubblico da Sisto III (432-440), subì diversi interventi. Pasquale II (1099-1118) gli aggiunse il porticato a
colonne ed il campanile. Nel seicento fu totalmente rimaneggiata, sia all'esterno che l'interno, con importanti
cappelle, quando fu presa in possesso dai chierici dell'Ordine religioso di San Francesco Caracciolo, che vi
rimasero fino al 1906, anno in cui si trasferirono in Sant'Angelo in Peschiera. L'ultimo restauro risale al 1927.
Sull'altare maggiore un crocifisso di Guido Reni; ritratti "berniniani" possono essere ammirati nella Cappella
Fonseca. Degne di rilievo: la Cappella Alaleona con la tela di Marco Benefial Morte della Beata Giacinta
Marescotti; le opere La tentazione di San Francesco e Vestizione del Santo di Simon Vouet;
la Cappella di San Carlo con il bellissimo dipinto San Carlo Borromeo porta in processione il sacro chiodo (1618)
di Carlo Saraceni.
Alla chiesa è annesso il Convento che nel 1700 fu ricostruito da Carlo Bizzaccheri.