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Gioacchino Belli

Se l'è vorsuta lui: dunque su danno.
Io me n'annavo in giú p'er fatto mio,
quann'ecco che l'incontro e je fo: " Addio".
Lui passa, e m'arisponne cojonanno.

Dico: " Evviva er cornuto"; e er sor Orlanno
(n'è tistimonio tutto Borgo-Pio)
strilla: " Ah carogna, impara chi sò io";
e torna indietro poi come un tiranno.

Come io lo vedde cor cortello in arto,
co la spuma a la bocca e l'occhi rossi
cú;rreme addosso pe venì a l'assarto,

m'impostai cor un sercio e nun me mossi.
je feci fà tre antri passi, e ar quarto
lo pres'in fronte, e je scrocchiorno l'ossi.

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