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Quanno ce vò, ce vò!

Trilussa

Pijà a schiaffi la moje è da villano:
è 'na vijaccheria che fa vergogna!
Ma se vedi la mia, quant'è carogna!
Credi che te li leva da le mano.

Nemmanco a fallo apposta, cerca rogna
propio ne li momenti che sto strano...
E allora je l'appiccico: ma piano
e mai de più de quello ch'abbisogna.

È un vizziaccio, capisco: tant'è vero
che me ne pento prima de fa' l'atto,
ma l'azzione è più sverta der pensiero!

Vôr di' che doppo, pe' riavé la stima,
je chiedo tante scuse e, appena ho fatto,
ritorno gentilomo come prima.

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