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L'automobbile e er Somaro

Trilussa

Rottadecollo! - disse un Somarello
ner vede un'Automobbile a benzina. -
Indove passi tu nasce un macello!
Hai sbudellato un cane, una gallina,
un porco, un'oca, un pollo...
Povere bestie! Che carneficina!
Che sfraggello che fai! Rottadecollo!
Nun fiottà tanto, faccia d'impunito!
rispose inviperita l'Automobbile. -
Se vede che la porvere e lo sbuffo
de lo stantuffo t'hanno intontonito!
Nun sai che quann'io corro ciò la forza
de cento e più cavalli? E che te credi
che chi vô fa' cariera se fa scrupolo
de quelli che se trova fra li piedi?
Io corro e me n'infischio, e nun permetto
che 'na bestiaccia ignobbile
s'azzardi de mancamme de rispetto! -
E ner di' 'ste parole l'Automobbile
ce mise drento tanto mai calore
che er motore, infocato, je scoppiò.
Allora cambiò tono. Dice: - E mó?
Chi me rimorchierà fino ar deposito?
Amico mio, tu capiti a proposito,
tu solo pôi sarvà la situazzione!...
Vengo, - je disse er Ciuccio - e me consolo
che cento e più cavalli a l'occasione
hanno bisogno d'un Somaro solo!

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