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Er Salice piangente

Trilussa

Che fatica sprecata ch'è la tua!
diceva er Fiume a un Salice piangente
che se piagneva l'animaccia sua -
Perché te struggi a ricordà un passato
se tutto quer che fu nun è più gnente?

Perfino li rimpianti più sinceri
finisce che te sciupeno er cervello
per quello che desideri e che speri.
Più ch'a le cose che so' state ieri
pensa a domani e cerca che sia bello! -

Er Salice fiottò: - Pe' parte mia
nun ciò né desideri né speranze:
io so' l'ombrello de le rimembranze
sotto una pioggia de malinconia;
e, rassegnato, aspetto un'alluvione
che in un tramonto me se porti via
co' tutti li ricordi a pennolone.

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