Domenica 2 Maggio 2021 07:05
Manifestazione in difesa dell’area verde ex Snia
Pomeriggio di lotta per questo 1’ maggio al lago Bullicante, nel cuore della Ex fabbrica Snia Viscosa, dove il Forum
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leggi la notizia su Cronaca - ABITARE A ROMA
Pomeriggio di lotta per questo 1’ maggio al lago Bullicante, nel cuore della Ex fabbrica Snia Viscosa, dove il Forum Parco delle Energie ha raccolto numerosi cittadini e attivisti per manifestare contro le devastazioni ambientali della parte privata dell’area. In questi giorni c’è stato un disboscamento quasi completo operato dalla proprietà e che ha causato scalpore, soprattutto per l’abbattimento di alberi preziosi per la conservazione della fauna selvatica che si è insediata a ridosso del lago.
L’obiettivo della manifestazione è stato quello di sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni locali, regionali e demaniali che fin’ora non sono potute intervenire per bloccare l’avanzata delle ruspe. Seguiranno azioni legali in difesa dell’area, annunciano gli attivisti, quale zona di pregio e di tutela ambientale.

Nella foto Paolo Berdini
Presente anche l’urbanista Paolo Berdini, già ex assessore capitolino all’Urbanistica della prima giunta Raggi.
“Da alcuni giorni diverse decine di abitanti stanno intervenendo in prima persona per fermare le ruspe distruttrici nell’area dell’ex Snia Viscosa – ribadiscono gli organizzatori – Ormai da settimane denunciamo che l’ecosistema cresciuto a ridosso del Monumento Naturale sta subendo danni di carattere irreparabile. Le ruspe del costruttore Pulcini hanno sradicato parte della vegetazione presente nell’ex area industriale e distrutto habitat protetti, luogo di nidificazione e rifugio per diverse specie di fauna selvatica tutelata”.
Nei giorni precedenti c’è stato un tentativo di opposizione contro i lavori delle ruspe, ma nel corso della giornata, visitando l’area interessata, si è assistito al completo disboscamento con la conseguente distruzione dei nidi delle specie di volatili che si erano fermate nella zona.
“Il nostro obiettivo è stato quello di difendere la biodiversità intorno al Lago Bullicante con gli stessi mezzi che in trent’anni di lotta hanno permesso a questo ecosistema di svilupparsi ed essere riconosciuto Monumento Naturale, per essere vissuto e aperto a tutta la città – sostengono gli attivisti -. Un patrimonio ambientale in fase di sviluppo che va salvaguardato, anche come soluzione concreta in questa città per contrastare i cambiamenti climatici in atto, un bene necessario alla salute e al benessere della collettività. Anche se l’azione di interposizione ottiene lo spegnimento dei motori questi si riaccendono puntuali il giorno dopo sotto lo sguardo di carabinieri, forestali, commissariato, comando dei vigili nonostante l’assenza di autorizzazione per effettuare operazioni sul verde e il rifiuto da parte di Pulcini a far entrare la Soprintendenza a verificare i danni arrecati al patrimonio collettivo in un’area sotto vincolo”.
Queste le parole d’ordine della manifestazione:
– A Roma Capitale e alla sindaca Virginia Raggi chiediamo di procedere d’urgenza con l’esproprio per pubblica utilità.
– A Roma Natura di esprimersi formalmente in merito all’ampliamento della tutela ambientale. Alla Regione Lazio e a Nicola Zingaretti di istituire il Monumento Naturale su tutta l’area dell’ex Snia.
– Al Demanio dello Stato di riconoscere e acquisire definitivamente, senza più ostracismi, il Lago come bene idrico, per tutelarne in maniera prioritaria le acque e le sponde fino a 300 metri.
Solo così sarà possibile salvare davvero il patrimonio ambientale, storico e culturale dell’area.
– A Roma Capitale e alla sindaca Virginia Raggi chiediamo di procedere d’urgenza con l’esproprio per pubblica utilità.
– A Roma Natura di esprimersi formalmente in merito all’ampliamento della tutela ambientale. Alla Regione Lazio e a Nicola Zingaretti di istituire il Monumento Naturale su tutta l’area dell’ex Snia.
– Al Demanio dello Stato di riconoscere e acquisire definitivamente, senza più ostracismi, il Lago come bene idrico, per tutelarne in maniera prioritaria le acque e le sponde fino a 300 metri.
Solo così sarà possibile salvare davvero il patrimonio ambientale, storico e culturale dell’area.
Attivata anche una petizione on line sul sito: https://www.change.org/…/roma-capitale-lago-bullicante…







































